venerdì 14 novembre 2008

Presentazione del Percorso



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Arricchimento percorso

La conclusione del percorso di valorizzazione del territorio e di degustazione dell’olio extravergine d’oliva prodotto dall’azienda Sottomuro necessita di una degna conclusione.
In virtù di ciò, come accennato in precedenza, si ritiene necessarrio proporre delle soluzioni comunicative accessorie che eprmettano di arricchire ulteriormente la progettazione realizzata.

Sarà possibile quindi, oltre al menù di degustazione dell’olio rpesentato e oltre alle tavole rotonde fra addetti ai lavori, presnetre anche:

• Il concorso per giovani pittori: I Paesaggi dell’Extravergine.
• Il percorso enogastronomico di stampo religioso “La sacralità in Modugno”
• Il percorso cicloturistico medievale


Il primo progetto mira al coinvolgiemnto delle scuole e alla valorizzazione dei lignuaggid ella comunciazione visuale aventi come oggetto il territorio.
Il secondo mira a differenziare l’offerta verso un target religioso, modificando il percorso di base.
Il terzo mira a differenziare ulteriormente l’offerta mettendo a disposizione del visitatore le infrastrutture viarie e ciclabili rpesneti sul territorio, valorizzando quindi ulteriormente la campagna circostnte Modugno.

Tutti i progetti rientrano nella strategia di una comunciazione integrata che si svolge su un piano locale e su un piano globale attraverso la divulgazione a mezzo web e l’allestimento dui una serie dis trumentio informativi che permettono aggiornamento in tempo reale, possibilità di condividere informazioni e materiali multimediali, possibilità di fidelizzare il partecipante a future iniziative, sul territorio e sull’olio extravergine d’oliva.

Tutte le tre soluzioni sono intese con l’indispensabile partecipazione degli enti locali.

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venerdì 7 novembre 2008

Conclusione percorso "I sapori della terra"

A conclusione del percorso di riscoperta enogastronomica e culturale del territorio di Modugno pubblicato in precedenza, si intende proporre altre due forme di promozione del prodotto, che rientrano sempre nello studio di una strategia integrata per la comunicazione del prodotto.


Da un lato si propone la realizzazione di una serata di degustazione dell'olio extravergine d'oliva dell'azienda Sottomuro, previa realizzazione di accordi con ristoranti di Modugno.
L'ipotesi proposta è quella della realizzazione di un menù che propone un mix di piatti e prodotti tipici da condire con olio crudo.
Esempio di menù: Scarica
Dall'altro, e come accennato nel progetto, si possono promuovere per tempo sfruttando gli sturmenti comunicativi e il social network attivato una serie di incontri fra gli attori del settore. La finalità è quell di promuovere convergenze e sinergie che possano produrre benefici per il territorio e per tutto il settore.

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Dati settore olio

La partecipazione a numerosi radunie fiere del settore mi ha permesso di acquisire dati importanti in merito alle caratteristiche del settore dell'olio extravergine d'oliva. Qui di seguito sono scaricabili delgi appunti ricavati dal Report Economico Finanziario stilato da ISMEA con riferimento all'anno 2006.
Scarica

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Mappa interattiva del percorso "I sapori della Terra!


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Percorso enogastronomico "I sapori della Terra"

Siamo giunti alla fase conclsusiva del progetto di ricerca.
E' giunto quindi il momento di presentare uno degli aspetti chiave del lavoro, ossia la realizzazione di un progetto di percorso enogastornomico di degustazione dell'olio extravergine di oliva che permetta:
di scoprire i sapori genuini del territorio;
di scoprire le bellezze di Modugno.

Il percorso "I sapori della terra" è illustrato dettagliatamente nel seguente pdf scaricabile.
Scarica
Come azioni collaterali per migliorare questa iniziativa è certamente possibile: coinvolgere le scuole con un concorso da premiare in sede di percorso.
Il concorsopotrebbe essere tanto locale, quanto soprattutto globale e rientrare nel progetto Food-4u
Parallelamente è possibile attivare un concorso fotografico con oggetto lo stesso eprcorso "I sapori della terra". Queste iniziative hanno l'obittivo di rafforzare il legame fra prodotti/territorio e cittadinanza.

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giovedì 6 novembre 2008


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venerdì 31 ottobre 2008

Marketing 2.0

Come da cronoprogramma, la terza fase del progetto di ricerca prevede l’implementazione delle soluzioni individuate con gli strumenti comunicativi messi disposizione da quel nuovo fenomeno che è il web 2.0. Questa scelta va spiegata nel rispondere ad alcune esigenze e necessità che l’azienda produttrice dell’olio extravergine d’oliva ha:
• aumentare la visibilità
• promuovere il proprio prodotto
• raggiungere fasce di pubblico, e quindi potenziali clienti, nuove e geograficamente lontane
• competere sul mercato globale.

Con i new media si può rispondere a queste istanze perché:
danno visibilità globale;
• permettono di promuovere il prodotto senza grandi investimenti;
• permettono una comunicazione giovane ed interattiva;
• permettono di praticare strategie comunicative convergenti, nelle quali confluiscano prodotti e ricchezze del territorio.


Tutto ciò permette di raggiungere l’obiettivo stesso del presente progetto, ossia quello di individuare, implementare e promuovere percorsi di informazione e promozione del prodotto che vadano di pari passo con la valorizzazione del territorio stesso, nella convinzione che la prosperità dell’ultimo sia propedeutico alla crescita del volume di vendite del primo.

In particolare si reputa l’approccio basato sulla comunicazione e sul marketing con i new media una strategia fondamentale per le piccole e medie aziende che, proprio attraverso la comunicazione, possono farsi strada in mercati iper competitivi ma nei quali la qualità viene spesso premiata. Questo da un punto di vista globale. Guardando invece allo specifico locale l’utilizzo dei new media e degli strumenti del web 2.0 da alla comunità locale una serie di strumenti aggiuntivi per raccordare sforzi e iniziative, proposte e promozione dei prodotti e del territorio dal quale scaturiscono.

Nel 2008 non ha più senso parlare di marketing ma è opportuno parlare di management della comunicazione d’impresa 2.0, anche con riferimento alle realtà di piccole dimensioni. I nuovi professionisti devono saper comprendere l’evoluzione del mercato con pochi click, diventare dei trend setter per le proprie aziende e raggiungere i clienti in ogni momento quotidiano. Per far ciò serve una competenza teorica e pratica legata alle nuove dinamiche del mercato, a internet e ai nuovi media. Una ricerca del 2008 di Forrester individua nel 2008 un anno cruciale per l’ingresso del Web 2.0 nel mondo delle aziende. Secondo la ricerca, il Web 2.0 non sarà più visto come qualcosa da sperimentare per curiosità, ma come un alleato per risolvere importanti problemi a lungo termine legati alla gestione della conoscenza e all’innovazione. La visione di Oracle d’altra parte è molto precisa per quanto riguarda l’ingresso del Web 2.0 nelle aziende. Da un lato la necessità di rimodernare i processi produttivi e migliorare l’efficienza interna, nonché di conversare con i mercati in maniera più proficua rispetto quanto fatto fino a oggi, rende l’adozione delle logiche del Web 2.0 una tappa obbligata per tutte le organizzazioni.
Dall’altro, però, occorre prestare molta attenzione a come gli strumenti tipici del Web 2.0 che nel mondo della comunicazione privata stanno cambiando le abitudini di milioni di persone vengono “importate”all’interno dei processi di business aziendali

Le caratteristiche più importanti del Web 2.0 sono:
- I siti Web 2.0 sono piattaforme che consentono una forte interazione tra utenti
- Gli utenti usufruiscono di servizi innovativi mediante potenti interfacce grafiche
- Gli utenti forniscono il valore aggiunto con la produzione di contenuti e la condivisione della conoscenza
- I servizi offerti vengono aggiornati di continuo (“perpetual beta”)

Sfruttando i servizi del web 2.0, e quindi la sua stessa configurazione di base, si può parlare di marketing 2.0 e marketing non convenzionale:
-Virale
-Virtuale
-Guerrilla
-Ambient
-Tribale


Nella realtà business esistono numerose esperienze di posizionamento, dei prodotti e delle imprese stesse, sui mercati con gli strumenti del web 2.0. I casi più rilevanti e che attirano maggiormente l’attenzione sono quelli che prevedono l’uso da parte delle imprese della tecnologia Wiki e di quella dei corporate blog.


Si parla di Enterprise Wiki soprattutto negli USA dove queste piattaforme sono molto diffuse e utilizzate sia per progetti interni localizzati in una o più sedi, che per quelli con terze parti come fornitori o clienti. Gartner prevede che il 50% delle grandi aziende adotteranno sistemi di wiki entro il 2009.
A cosa serve un wiki aziendale?
> Preparare un piano di marketing
> Organizzare e gestire gli eventi

D’altra parte i Corporate Blog servono per:
> “Progettare una strategia di comunicazione aziendale operativa e basata sulle nuove tecnologie”
- Blog aziendale o corporate blog
- Sito versus blog: scambio bidirezionale
- Nuovo modello di marketing: strumenti nati per il mondo consumer approdano al business
- Corporate blog: momento di incontro (e di riflessione) tra i producer delle informazioni e i consumer

Un Corporate Blog si caratterizza per:
- Infrastruttura tecnologica: “open”, scalabile ed efficiente
- Comunicazione: utenti al centro della piattaforma
- Post: autori-dipendenti
- CGC: agli user generated content si risponde con dei company generated content
- RSS versus newsletter
- Aggiornamenti e creatività!

Nelle aziende il Web 2.0 non si limita ai servizi collaborativi più noti, blog e s.network.
Il Web 2.0 qui deve essere pensato come l'insieme di piattaforme e servizi basati su protocollo IP, dinamici e utili allo sviluppo di applicazioni e relazioni, sia interne sia esterne.
E’ un acceleratore di conoscenza, e così può portare vantaggi alle aziende su tutti
i fronti

In passato l’azienda comunicava con il cliente/consumatore secondo la forma del Monologo:
Unidirezionale;
Comunicazione di massa;
Statico;
No interazione fra clienti;
Difficile identificare I clienti;
Difficile gestire I clienti;

Ora invece con i new media ciò avviene con una comunicazione di tipo dialogico:
One-to-one marketing;
Real-time;
Dinamico;
Collaborativo;
Rich customer interaction;
Rich customer data.

L’azienda che vuole quindi usare questi strumenti deve:
Abbassa il volume;
Ascolta le persone;
Aprire le porte dell’azienda.

È utile guardare a cosa succede in ambito globale.
Oltre il 40% delle P&M aziende utilizzano il Web 2.0 in America (06-07). Il 14% utilizza il modello SAAS (software as a service: invece di programmi residenti). Ciò permette di abbattere i costi di promozione e di vendita dei propri prodotti/servizi aumentando l'impatto di informazioni
sulla clientela. Oggi circa 400 mila aziende americane P&M utilizzano il webcasting o i blog. 260 mila utilizzano sistemi di podcast. Circa 400 mila utilizzano Skype. Largamente più utilizzati i sistemi di messaggistica istantanea.
Emerge quindi come il cliente diventi il punto centrale di tutto il discorso sulla comunicazione aziendale.
La customer collaboration dovrebbe portare, secondo il professor Verona, a una collaborative innovation, perché l’innovazione da momento isolato diventa processo "articolabile in microattività
svolte efficacemente anche da attori specializzati indipendenti".
• Con tool 2.0 gli utenti partecipano a diverse fasi dello sviluppo
• L’azienda può beneficiare in tempo reale dell’apporto dei clienti, con positive ricadute sul gradimento e sulle vendite.

7 regole per le aziende che usano il Web 2.0
1. Le aziende dovrebbero costruire una struttura con Service oriented architecture in grado di integrarsi nel Web 2.0.
2. Le aziende dovrebbero considerare prioritario il controllo degli accessi ed essere sicure che la struttura di Web 2.0 possa essere integrata con la propria soluzione per la gestione degli accessi.
3. Le società non dovrebbero avere il timore di continuare ad utilizzare i propri sistemi di comunicazione come le email o i calendari, ma dovrebbero entrare nell'ottica che una combinazione dei vecchi sistemi e Web 2.0 possa portare soltanto benefici.
4. Dare fiducia agli utenti, ma monitorare l'utilizzo delle applicazioni.
5. Invita le aziende a trovare un modo per evitare che i propri dipendenti utilizzino i sistemi di comunicazione per scopi che non hanno nulla a che fare con il lavoro.
6. Molte aziende pensano che avere un sito internet non sia importante. Invece, potrebbe essere un'interfaccia utile dove inserire wiki o blog, come fanno già diverse grandi aziende.
7. Le società dovrebbero cercare di utilizzare ciò che gli utenti comunicano in Rete per definire le loro strategie di marketing.


In conclusione si può sostenere che la conoscenza, l’esperienza nell’uso e l’utilizzo stesso degli strumenti del web 2.0 da parte nelle aziende è indispensabile per aggiornarsi, per offrire prodotti accattivanti e per raggiungere target nuovi e differenti. Le nuove tecnologie permettono di passare dal Jurassic Marketing al marketing 2.0



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venerdì 24 ottobre 2008



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mercoledì 22 ottobre 2008

Appunti di progetto - ultima fase

Promozione e valorizzazione risorse storico-culturali – IN CORSO
Progettazione percorsi comunicativi e promozionali con new media
Fase 4: ideazione e progettazione di nuove soluzioni volte alla comunicazione etica,
all’integrazione del sistema — azienda con il territorio, e alla valorizzazione dello stesso
attraverso la diffusione di prodotti, valori, idee e competenze tese a valorizzare le risorse
storico-culturali presenti; progettazione di percorsi comunicativi e promozionali basati sui
new media.

Fase 5: sviluppo e implementazione dell’esperienza di ricerca nell’ottica della crescita
della singola impresa e del sistema ad essa circostante, attraverso la costruzione di sistemi
comunicativi, pubblicitari e di marketing integrati ed esportabili sia per l’azienda sia per il
territorio; realizzazione finale di prodotti informativi, sul prodotto e sulle metodologie
adottate, da destinare al pubblico. Costruzione di sistemi comunicativi pubblicitari e di marketing integrati ed esportabili.


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martedì 30 settembre 2008

Nuove prospettive di Marketing

Si passa da un concetto di brand awareness a quello di brand engagement. La possibilità di fare marketing nell’era del 2.0 si basa sull’esperienza diretta della marca e sulla sua reputazione, che costituisce il vero valore aggiunto. Il passaggio è dalla consapevolezza della marca all’aggancio da parte della stessa, effettuato grazie alla reputazione.
Questo concetto vale per marche e brand, e quindi anche per il territorio. Bisogna costruire una comunità. La rete non è virtuale, ma molto reale. Sui siti si socializza, si cerca empatia ma anche consigli (infocommerce). Sillogismo del web: internet sono io, io sono la marca, internet è la marca.
Azienda orientata al marketing si basa su conoscenza e comprensione dei consumatori e del loro comportamento, su analisi dei punti di forza e debolezza, su analisi delle opportunità e minacce.
Mai come nel turismo e nella promozione territoriale esiste la necessità di fare sistema ad ogni livello, ed è in quest’ottica che leggo le prospettive di sviluppo di Sottomuro e del territorio di Modugno.


Bisogna quindi individuare perché Modugno è vendibile all’estero: paesaggio e prodotti.
Oggi il marketing è costruito intorno alla informazione e più in generale attorno alla conoscenza, che garantisce il vero vantaggio competitivo. Ciò significa che dei territori valorizzabili e ricchi di attrattive ma mal comunicati o poco comunicati, perdono enormemente di attrattiva rispetto a territori che invece sfruttano bene il marketing. È una situazione di knowledge economy.
Internet permette al consumatore di creare modelli di marketing che guida lui stesso grazie ad un coinvoglimento attivo nbella definizione dell’offeta.
Bisogna sfruttare la relazione, che costituisce sempre il parametro meno sfruttato dagli operatori. Cioè a conferma di quanto dicevo in precedenza, se si fa gruppo e comunità si fa rete e si vende meglio perché in questa forma di economia attuale circola più informazione.

I mercati sono conversazioni.

Il turismo ha bisogno di un marketing dal volto umano, con le persone al centro. Solo un costante sincero e coerente orientamento alla cultura dell'ascolto e dell'interazione può trasformare le apparenti minacce delle conversazioni in rete in un'occasione per creare valore e fedeltà del turista. Imparare la grammatica digitale diventa quindi fondamentale per capire la domanda ed interagire con l'offerta.
Ed è proprio per questa ragione, della quale si fa portavoce autorevole la professoressa Roberta Milano, che si è deciso di orientare molto dell’attività di ricerca e promozione dei momenti di incotnro condivisione e scambio di informazioni fra i vari soggetti coinvolti nel processo produttivo, prmomozionale e commerciale.



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PERFORMING MEDIA

PERFORMING MEDIA
Innovazione territoriale mediante i new media. Intervista a Carlo Infante, autore di Performing Media 1.1

Credo infatti che la creatività oggi sia fondamentalmente sociale, tesa cioè a reinventare l’idea di spazio pubblico estendendolo al web, declinando la complessità dell’evoluzione tecnologica in intelligenza connettiva

Uno dei modi migliori per misurarci con questa complessità è quello di raccogliere e interpretare gli impulsi e le competenze della società civile (“la società dei saperi e dei pareri”), per sviluppare piattaforme collaborative che mettano in rete le potenzialità partecipative dei cittadini.
In questo quadro è pienamente inscritta tutta la necessità d’inventare nuovi ambiti per la produzione di socialità, attivando opportunità in cui, accanto ai servizi ad alto valore aggiunto tecnologico, servirà una creatività capace di interpretarli, nel creare nuovi modi, nuovi linguaggi, nuovi format come quelli che definisco Performing Media.
Per creare questi nuovi modi, e nuovi mondi, occorrono anche parole nuove su cui è opportuno riflettere, per capire ciò che ancora non ha evidenza.


Una di queste è social tagging: vi si sottende una nuova pratica connettiva già delineata con il fenomeno diffuso dei blog e che di fatto rilancia qualcosa che si fa da sempre nel web: l’ipertesto. E’ quindi una pratica di link: la connessione continua di frammenti di testo. Il dato cardine da rilevare è nel fatto che emergono dal testo, come la panna dal latte, le parole chiave, i concetti affioranti. E qui inizia il gioco delle libere associazioni che danno senso ad un concetto come quello di “ipertinenza”, coniato da Derrick De Kerchkove per intendere la capacità d’espandere le pertinenze interpretando le possibilità ipertestuali della rete.

Fare società interpretando le condizioni in atto che non solo si rivolgono verso l’economia dell’immateriale ( i media, fondamentalmente) ma che guardano alle peculiarità dei nostri territori, con tutte le loro valenze tradizionali, culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche, per rilanciare in un piano di comunicazione innervato ad un marketing strategico, la cosiddetta Innovazione Territoriale.

Performing media è una parola nuova per ciò che prima non c’era: una Società dell’Informazione che s’invera in un’interattività multimediale tradotta in sociale interazione.
Ciò tende a sviluppare una nuova tensione culturale, promuovendo nuove forme di cittadinanza.


Si ricava quindi che un valore aggiunto per la realizzazione di un’adeguata promozione territoriale a mezzo new media e web risiede proprio nella possibilità di costruire del valore aggiunto che deriva dall'interconnessione fra saperi, utenti e persone che sono in grado di creare contenuti, far circolare informazioni e costruire o rafforzare la reputazione di un qualsiasi brand. Vanno in questa direzione le attività online, i forum, i siti partecipativi, le esperienze di comunicazione partecipata a tema. Cioè tutte quelle forme di comunicazione diretta e partecipata sviluppate nel presente studio.

Questa dinamica risulta ulteriormente potenziata perché riguarda non un prodotto commerciale, che riscontra sempre un interesse soggettivo o limitato, bensì un intero territorio e quindi sono motivati alla partecipazione dei numeri importanti di soggetti istituzionali, commerciali e individuali.

La rete si configura quindi come uno strumento al servizio della crescita e della promozione territoriale, e in maniera ancora maggiore e più rilevante assumono questo ruolo alcuni suoi servizi più innovativi.
È proprio il caso di quei new media trattati e proposti nella presente ricerca ed evidenziati sotto i due punti di vista:
• permettono la generazione di contenuti e la creazione di valore e reputazione da parte degli utenti e di chiunque voglia partecipare;
• permettono la connessione fra le persone.

L'utilizzo di questi mezzi permette, svincolandosi dalla comunicazione in presenza e magari cartacea, di fare riferimento ad un pubblico via via maggiore e più facilmente orientato alla partecipazione, andando ben oltre i confini del marketing tradizionale.

Alla luce del riscontro ottenuto nella progettazione di soluzioni comunicative attraverso l’uso dei new media, si procederà ora al rafforzamento della comunicazione del territorio, Modugno, e del prodotto dell’azienda Sottomuro, l’olio extravergine d’oliva, attraverso i new media digitali.


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Il marketing turistico ai tempi del web



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domenica 14 settembre 2008

comunicazione certificazione etica

All’interno della prospettiva prettamente comunicativa adottata l’approccio all’etica d’impresa non si può limitare al raggiungimento di una certificazione.

In linea con l’approccio tutto propositivo del presente lavoro, occorre soffermarsi sul come sia quindi possibile promuovere il prodotto dell’azienda alla luce di questo nuovo valore aggiunto costituito dall’acquisizione di una certificazione etica. Occorre, ancora, individuare alcune soluzioni strategiche e comunicative in grado di veicolare la scelta fatta dall’azienda in fatto di certificazione della valenza etica dell’impresa stessa.

E in quest’ottica si procederà in maniera differenziata individuando due differenti tipologie di pubblico – target: il mercato locale cittadino da un lato, il mercato globale dall’altro.


Parimenti ritengo sia opportuno sfruttare la certificazione etica in una duplice via che si rivolga da un lato al versante – cliente e dall’altro al versante istituzionale.
Questa riflessione è dovuta al fatto che l’azienda produttrice è chiamata a sfruttare anche in questa prospettiva la sua certificazione, poiché questa può aprire da un lato nuovi mercati ed opportunità di business da un lato, dall’altro può creare rapporti agevolati con la PA ponendo l’azienda stessa in una situazione di prestigio e di preminenza rispetto alla concorrenza permettendole di porre i parametri nella crescita ed innovazione.
L’apertura dei rapporti istituzionali permette infatti all’azienda, in un mondo ormai globalizzato,
di aspirare a diventare una delle best practice a livello locale, con tutto ciò che di positivo ne consegue (ossia la possibilità di diventare azienda partner in iniziative legate la mondo della PA, promozione istituzionale a favore dell’azienda, simbolo della produttività privata e della sua interazione con il pubblico in occasioni di marketing e promozione territoriale).
Queste attività tutte legate all’acquisizione della certificazione etica dell’azienda permette di avere un valore aggiunto da spendere e che ha ricaduta diretta sulla pubblicità del prodotto, sul raggiungimento di un bacino d’utenza maggiore e, infine, sulle vendite dello stesso che possono così aspirare a raggiungere anche target differenti sul territorio. Un valido esempio può essere costituito dalla vendita del prodotto all’interno del circuito slow food, delle botteghe biologiche e del circuito della ristorazione; soggetti questi sempre attenti a tutto il percorso di produzione del prodotto che utilizzano dato che costituiscono oggi dei target, non di massa, ma di alta qualità.
I guadagni per l’azienda sarebbero non di solo prestigio, bensì anche di quantità di prodotto vendute.

Dal punto di vista del mercato locale raggiungibile, invece, si tratta della possibilità di far emergere attraverso attività promozionali adeguate, la specificità del prodotto dell’azienda; dal punto di vista globale in maniera analoga l’azienda che produce e che vede i propri processi certificati da certificazione etica acquisisce le caratteristiche per competere senza timore sul mercato globale, anche della grande distribuzione (e questo è un dato ancora più importante se si guarda a quelle aziende che sono consorziate o che rientrano in attività collettive che ne ingrandiscono le dimensioni sul mercato),e può risultare di una certa utilità utilizzare gli strumenti di comunicazione online precedentemente realizzati e che permettono di tenere aggiornati sull’evoluzione delle attività aziendali non solo i propri clienti, bensì tutti coloro che cercano notizie sull’olio extravergine d’oliva.

Tornando alla dimensione locale è opportuno individuare alcune soluzioni comunicative da adottare per promuovere il prodotto e l’azienda ora certificate anche sul versante etico.
Possiamo pensare ad una serie di campagne diversificate per target e per medium da adottare.



In primo luogo si può pensare a produrre una particolare forma di etichetta da apporre alla bottiglia o alla latta di olio che rechi in bella evidenza la dicitura “Certificazione SA8000”. Questa scelta, da sviluppare graficamente, permette di raggiungere sia i clienti che già acquistano il prodotto sia un bacino più ampio grazie alla distribuzione nei punti vendita.
L’etichetta permette una scelta di marketing importante, ossia una differenziazione nel managing del prodotto. La nuova linea di olio extravergine d’oliva, certificata eticamente, può presentare forme, colori e inscrizioni nuove che evidenzino la novità. Questa scelta, non di sostanza prodotta, ma di forma permette di rinnovare le modalità di presentazione del prodotto e di renderlo, magari, più invitante ed accattivante.
Diventa così possibile creare:
• Bottiglie personalizzate dalla forma speciale
• Bottiglie con iscrizioni della certificazione etica
• Etichette da appendere al collo della bottiglia

Oltre ad un chiaro intento di marketing, queste iniziative permettono anche di comunicare al pubblico le innovazioni di prodotto. Il cliente così si trova di fronte ad una duplice innovazione nell’offerta: una che riguarda il processo di produzione e l’altra che riguarda il packaging. Allo stesso modo il nuovo set di bottiglie realizzate ad hoc può essere promozionato sia sul sito web dell’azienda, in modo da garantire una vetrina di più ampia portata, sia con pubblicità locale e quindi con passaggi televisivi sulle TV locali, ma anche con volantini pubblicitari che, seppur certamente non innovativi in fatto di comunicazione, permettono di raggiungere il pubblico locale a fronte di un investimento minimo.
Discorso diverso è invece possibile fare per la realizzazione di un’etichetta speciale da applicare alla bottiglia d’olio extravergine o alla lattina, e che risulta funzionale se finalizzata a spiegare in maniera migliore e dettagliata quali sono le ragioni della certificazione etica, quali sono gli obblighi che l’azienda ha dovuto rispettare per ottenerla e quali sono quindi i benefici nell’acquistare un prodotto di questo tipo per i clienti.
Questa etichetta contribuisce inoltre maggiormente a caratterizzare, sempre ad un livello di marketing, la nuova linea di prodotto che va quindi a ripercorrere le strategie intraprese già da tempo da grandi marchi internazionali che realizzano dei cambiamenti estetici sui propri prodotti, al fine di promuovere delle “limited edition” o “special edition” che intrigano il cliente, lo rendono partecipe di un’esperienza unica e permettono il ricambio costante nelle modalità di presentazione del prodotto.


È possibile infine progettare, attraverso attività di promozione a livello locale, la realizzazione di un opuscolo informativo, destinato ad associazioni di consumatori, consorzi, potenziali clienti, scuole ed associazioni che permetta di spiegare:

• cos’è la certificazione etica
• cosa deve fare l’azienda per raggiungerla
• perché questa forma di certificazione è importante
• l’importanza di utilizzare un prodotto certificato eticamente.

Una semplice etichetta, anche dal costo limitato, permette quini in primo luogo di specificare l’innovazione nella linea di prodotto spiegando perché siano cambiate etichetta, forme, loghi.
In secondo luogo permette invece di evidenziare l’innovatività di cui è portatrice l’azienda.

Queste forme di comunicazione diretta possono trovare eguale spessore anche utilizzando i media, dove la certificazione conseguita dall’azienda può essere manifestata con analoghi testi, ma anche attraverso la realizzazione di brevi spot multimediali dove si illustri con semplici immagini i vari punti che l’azienda ha dovuto soddisfare per ottenere la certificazione.

Queste attività, se condotte di pari passo con percorsi di educazione al consumo, permettono soprattutto insieme a consorzi, cooperative, enti di categoria di comunicare tutta la filiera produttiva dell’olio extravergine d’oliva, come questo nasce, come deve essere prodotto, quali sono i suoi possibili valori aggiunti e valori nutrizionali, quali sono le corrette modalità di scelta e consumo del prodotto.

Questi, che sono gli obiettivi, permettono la formazione di un consumatore competente e moderno, e necessitano di un apporto informativo molto forte che solo la comunicazione, ed un adeguato communcation mix può fornire.

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mercoledì 10 settembre 2008

Certificazione etica

All’interno del percorso di creazione di prodotti e soluzioni comunicative innovative per l’azienda Sottomuro, in una prospettiva di collegamento della promozione del prodotto, l’olio extravergine d’oliva, alle risorse e beni territoriali del Comune di Modugno, è opportuno guardare ad ampio raggio a quali possano essere i “valori aggiunti” spendibili dall’azienda sul territorio, da un lato, e rispetto ai competitors, dall’altro.

E va in quest’ottica l’individuazione di un settore e di una tematica che, se adeguatamente praticate, permettono all’azienda che le adotti di differenziarsi, in primo luogo, rispetto ai competitors, e di assumere un’immagine più forte, completa, moderna e vincente.
Mi riferisco alle forme di gestione etica dell’azienda e della comunicazione aziendale. Questi accorgimenti e strategie, oltre ad essere spendibili nel marketing, nella comunicazione e nelle attività di image building dell’azienda, sono implementabili grazie all’acquisizione di certificazioni etiche valide a livello europeo, quali la SA8000, e alla conseguente possibilità di ampliare il proprio mercato facendo riferimento a realtà di più ampia portata.


A livello locale invece la comunicazione intrapresa dall’azienda riguardo il proprio comportamento etico permette in un caso di rafforzare la propria posizione, dall’altro di guadagnare credibilità ed apprezzamento nella realtà cittadina, ponendola del resto in condizioni di migliore contrattazione tanto con i clienti quanto con le pubbliche amministrazioni.

Questi aspetti permettono quindi di migliorare l’azienda e le forniscono altre chiavi di lettura e di spendibilità del proprio prodotto, permettendole inoltre così di differenziare, ed ampliare, l'offerta verso pubblici differenziati.

L'impegno etico e di conseguenza anche sociale di un'impresa viene testimoniato prevalentemente da due elementi, da un lato dalla realizzazione da parte dell’azienda di un proprio Codice etico, e dall’altro dal conseguimento di forme di certificazione etica.
Mentre nel primo caso l’azienda costituisce, sempre sulla base di normative e trend nazionali ed internazionali, una sorta di elenco di norme di comportamento interne da rispettare per se e per i propri dipendenti, nel secondo caso si tratta del conseguimento di una certificazione riconosciuta a livello europeo che comporta quindi il rispetto di tutte le normative ed i parametri postulati dal legislatore per il conseguimento della certificazione stessa.

Entrambe le accezioni danno la possibilità all’azienda di ottenere un valore specifico aggiuntivo, di differenziarsi dalle altre aziende del territorio, di promuovere una gestione moderna del fare impresa e di favorire quindi la formazione di un’immagine di se positiva.

Si indica quindi come linea operativa per la valorizzazione dei prodotti locali, e nel caso specifico dell’olio extravergine d’oliva prodotto dall’azienda Sottomuro, non solo l’adozione di un codice etico ma anche il conseguimento della certificazione SA8000.

Passo aggiuntivo potrebbe essere quello della creazione di un movimento fra le varie aziende impegnate nella produzione di prodotti tipici di sensibilizzazione verso l’azienda etica. Questa dinamica è resa possibile sia da attività in presenza, sfruttando le potenzialità dei consorzi locali e delle cooperative, sia a distanza grazie alla mediazione delle tecnologie. Questa iniziativa si sposa infatti al meglio con le infrastrutture di rete e tecnologiche (ad esempio i social network) creati dall’azienda Sottomuro e messi a disposizione di utenti, clienti ed anche competitors.

Va da se che iniziative di questo tipo trovano maggiore senso soprattutto se rivolte alla promozione (e qui torna prepotentemente la prospettiva del marketing territoriale) del prodotto e del territorio in quanto punto di eccellenza. In questo modo diventa infatti possibile promuovere l’olio extravergine d’oliva prodotto a Modugno come olio prodotto da aziende certificate.
E questa strategia, quando ci sia da promuovere un territorio, risulta fortemente qualificante per tutti i soggetti coinvolti: enti pubblici e PA, aziende e produttori locali, commercianti di prodotti locali, clienti.
Una volta adottata la strategia di valorizzare la certificazione etica dell’azienda, rimane da compiere un secondo passo che consiste nella promozione dell’iniziativa stessa e nella comunicazione, alla cittadinanza, ai clienti, ai potenziali clienti e quindi ai vari mercati con i quali si può entrare in contatto, di questo nuovo strumento di certificazione.
Ma prima di passare all’analisi di come l’azienda può promuovere le sue iniziative di certificazione etiche e responsabilità sociale ed ambientale, è opportuno dedicare qualche riga per spiegare cosa sia, nel dettaglio, questa certificazione etica SA8000.


Questo nuovo standard internazionale di certificazione riguarda:

il rispetto dei diritti umani,
il rispetto dei diritti dei lavoratori,
la tutela contro lo sfruttamento dei minori,
le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro

ed è denominato SA 8000.

SA8000 si compone di nove macro requisiti relativi a:
• Lavoro infantile
• Lavoro obbligato
• Salute e sicurezza
• Libertà di associazione e di contrattazione collettiva
• Discriminazione
• Pratiche disciplinari
• Orario di lavoro
• Remunerazione
• Sistema di gestione
Nel dettaglio si può parlare di:
• Abolire effettivamente il lavoro infantile;
• Eliminare tutte le forme di lavoro forzato ed obbligatorie;
• Sostenere la libertà di associazione e l'effettivo riconoscimento del diritto alla contrattazione collettiva;
• Eliminare le discriminazioni relative all'impiego e all'occupazione;
• Supportare e rispettare la protezione dei diritti umani nella loro sfera di influenza;
• Assicurare che le proprie società non si rendano complici di abusi verso i diritti umani;
• Supportare un approccio precauzionale alle sfide ambientali;
• Intraprendere iniziative per promuovere una maggiore responsabilità ambientale;
• Incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie amichevoli verso l'ambiente.
Queste norme comunemente dette SA 8000 hanno la finalità di consentire l'istituzione di un sistema di gestione della: Responsabilità sociale e corretta gestione delle risorse umane. Ciò significa che un'azienda, di qualsiasi settore e per qualsiasi attività, che desideri ottenere la Certificazione della propria responsabilità sociale secondo SA 8000 deve sottoporre i Collaboratori e i Fornitori allo stesso iter di Certificazione, affinché rispettino l'etica sul lavoro.
Vantaggi
• Migliore immagine sui mercati;
• Tutela del marchio;
• Partnership con i propri fornitori e con i loro comportamenti sociali;
• Migliorare i rapporti tra proprietà e lavoratori;
• Reclutare le migliori professionalità;
• Maggiore valore della produzione;
• Rapporto trasparente con consumatori, autorità, ONG.
Un ambiente di lavoro migliore motiva le risorse umane a un coinvolgimento positivo in un clima più sereno, produttivo, sano e sicuro.


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mercoledì 25 giugno 2008

I valori della terra #2 - La produzione dell'olio extravergine d'oliva

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I valori della terra #1 - L'azienda

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martedì 17 giugno 2008

Riassunto attività secondo semestre

Obiettivo di questa fase e di questo momento di ricerca è creare una serie di iniziative promozionali e comunicative per l’azienda Sottomuro, aventi come obiettivo la promozione dell’olio extravergine d’oliva prodotto dall’azienda.

Si intende però praticare questo percorso in maniera innovativa e quindi non abbandonandosi alle tradizionali forme pubblicitarie/comunicative basate sulla formula: “L’azienda offre il prodotto che ha le caratteristiche Y X Z ed è il migliore nel suo campo”.

Si provvederà a fornire percorsi, iniziative, soluzioni web in grado di:

  • promuovere il prodotto
  • collegarlo al territorio
  • valorizzare prodotto e territorio
  • creare partecipazione intorno alle iniziative proposte
  • progettare soluzioni per la partecipazione - creare spazi web partecipativi
  • promuovere iniziative online anche non direttamente commerciali
  • favorire la diffusione di un consumo consapevole
  • educare al consumo dell’olio extravergine d’oliva
  • promuovere la conoscenza delle risorse del territorio

Tutto ciò porta ad un obiettivo ambizioso, per una piccola azienda, ma ritengo assolutamente fattibile proprio grazie all’uso dei new media digitali, ossia la costruzione di una serie di iniziative che convergono su uno spazio web destinato a diventare il centro nevralgico della comunicazione sull’olio extravergine d’oliva. Si tratta di un articolato piano di comunicazione integrata che comprende iniziative online ed offline concepite tutte per favorire la partecipazione e il coinvolgimento di forme differenziate di pubblico e che avranno il loro focus in uno spazio web, in pieno spirito 2.0, dal quale si potrà fruire le iniziative online, seguire le manifestazioni che si svolgono offline grazie ad aggiornamenti costanti, partecipare allo sviluppo del sito, interagire con altri utenti, proporre forme di attivazione e collaborazione.

Si ritiene, in conclusione, che questo approccio permetta all’azienda di fornire servizi differenziati, nonché di aumentare il proprio prestigio a livello non solo locale abilitando un’interazione più forte con le istituzioni locali. Alla luce di tutto ciò anche la commercializzazione del prodotto, ora differenziata in forme modi e momenti diversi trae ampio beneficio grazie ad una maggiore possibilità di arrivare alla conoscenza sia del pubblico generalista, sia di quello di settore come ad esempio ristoranti e scuole di cucina.

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Appunti di progetto - Conclusione secondo semestre

Si è trattato finora delle iniziative riguardanti direttamente la promozione dell’olio extravergine d’oliva, attività come si è visto da svolgersi in presenza attraverso promozione ed ideazione di manifestazione, concorsi, fiere, etc. e online attraverso progettazione, lancio e implementazione di iniziative basate sulla partecipazione degli utenti ad iniziative promozionali, produttive, culturali.

Risulterà fondamentale nel prosieguo della ricerca diversificare le iniziative, tornando anche su quanto è possibile fare utilizzando i new media. Al riguardo emerge una strategia in via di affermazione, nell’utilizzo die mezzi e della comunicazione in rete, che consiste nella creazione di una serie di servizi e contenuti aggiuntivi.

Ci si riferisce alla possibilità di creare contenuti e informazione su una serie di elementi che non mettono l’olio in primo piano, ma da questo derivano. Si tratta cioè di informazioni, servizi, notizie aggiuntive rispetto al focus della questione, ma a questo direttamente collegate, che però sono in grado di:

In particolare questo ultimo punto è importante per la nuova concezione della rete internet, in virtù della quale i siti, soprattutto commerciali, non vanno intesi come semplici vetrine aziendali quasi fossero una riproposizione digitale del negozio, ma vanno costruiti e soprattutto mantenuti come dei momenti di interazione in grado di gratificare l’utente creando un ambiente confortevole, semplice da leggere, intuitivo, piacevole, interattivo.

Nel nostro caso costruire un sito/portale dell’azienda Sottomuro, non significa quindi la realizzazione di uno spazio di e-commerce o di una galleria fotografica che mostri i prodotti disponibili, ma uno spazio informativo nel quale diverse tipologie di utente sono invitate ad immergersi, anche per acquistare ma non solo.
Infatti potenziali acquirenti troveranno i prodotti, i costi e le modalità di spedizione.
Aziende ed addetti ai lavori troveranno informazioni sui prodotti, ma anche rassegna stampa sempre aggiornata, calendario delle iniziative, strumenti per l’interazione e il confronto con altri soggetti.
Le istituzioni ed eventuali sponsor troveranno le certificazioni, e le relative modalità per conseguirle, possibilità di sostenere iniziative di carattere culturale.
Ricercatori e utenti occasionali troveranno informazione sull’olio e sul territorio.

È questo appena illustrato lo spirito che informa tutto il progetto, basato quindi sulla diversificazione degli strumenti, sulla fornitura in tempo reale e sempre aggiornata di contenuti e sulla fornitura di servizi volti a favorire la partecipazione degli utenti del sito.

Sul sito devono inoltre necessariamente convergere tutte le iniziative progettate: per quelle rivolte alla comunicazione online il sito diventa in maniera del tutto naturale il centro nevralgico dal quale queste si snodano, mentre per quelle destinate ad essere realizzate offline il sito diventerà uno die media utilizzati per la promozione degli eventi, delle iniziative e del prodotto permettendo ancora di diversificare, anche per target e utenza, i pubblici che sarà possibile raggiungere.

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lunedì 16 giugno 2008

Rassegna stampa - Podcasting #2

Prima di passare alla fase successiva occorre tornare per qualche riga sulla possibile implementazione di una delle iniziative promosse in precedenza: la rassegna stampa sull’olio.
Tornando sull’approccio proposto risulta come sia possibile un’ulteriore implementazione del progetto. È infatti possibile, grazie alla sempre più ampia diffusione soprattutto a livello business, della banda larga e al contemporaneo abbassamento delle competenze tecniche e dei relativi costi per la realizzazione di prodotti multimediali, realizzare una rassegna stampa che non sia solamente scritta.Si può pensare quindi ad una seconda fase del progetto nella quale, assodato il seguito del sito, la rassegna stampa si presenti anche in modalità multimediale, ossia creando un podcast. In questa maniera si potrà provvedere alla realizzazione di una trasmissione quotidiana in formato sonoro, ascoltabile direttamente dal sito del progetto e, in più, scaricabile grazie all’abbonamento gratuito al podcasting. Questa soluzione permette una maggiore fruibilità, diversificata, delle notizie, nonché la possibilità di un ascolto contemporaneo ad altre attività. Benefici del podcasting derivano anche dall’utilizzo di una forma che diventa utilizzabile per una pluralità di soggetti: consorzi, aziende, singoli produttori, mezzi di comunicazione, singoli utenti.


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Conclusione secondo semestre

Concludere questa fase, che coincide con la conclusione del secondo semestre di ricerca, significa chiudere un momento d’analisi e progettazione legato soprattutto al prodotto olio extravergine d’oliva dell’azienda Sottomuro. La serie di iniziative progettate, e quelle realizzate direttamente sul web, costituiscono il frutto del lavoro sul prodotto nella prospettiva della promozione integrata con le risorse del territorio. Nella fase successiva del progetto si indagheranno invece specifiche modalità di promozione e valorizzazione delle risorse artistiche del territorio di Modugno, e si progetteranno relative attività di promozione vincolandole a quanto proposto per la comunicazione e promozione del prodotto.
In questa maniera non si dovrà agire da zero, bensì in maniera organica al percorso avviato.
Il quadro che ne risulterà sarà un piano di comunicazione strategica e integrata, che fa della “prospettiva di sistema”, e quindi della partecipazione di tutti gli attori del territorio, il proprio punto di forza

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Partecipazione circuiti nazionali

Proseguendo nelle attività di progettazione, ed avvicinandosi ad una sempre più stretta integrazione fra promozione del prodotto e promozione del territorio, si rende necessario in base allo studio condotto ideare una serie di iniziative che abbiano l’obiettivo di inserire l’azienda Sottomuro e, più in generale, la produzione di olio extravergine d’oliva, all’interno dei circuiti nazionali di promozione e valorizzazione del prodotto.

Questo obiettivo dovrebbe riguardare infatti non tanto, o non solo, singole aziende bensì l’intero territorio e quindi anche le Pubbliche amministrazioni. Si ragiona, infatti, in termini sistemici e si dovrebbe aspirare ad entrare in circuiti ampi che diano da un lato visibilità, dall’altro promozione, e ancora contatti e possibilità di scoprire, confrontare ed ibridare esperienze ed approcci alle strategie comunicative/promozionali.

Le strade individuate per perseguire questo obiettivo vengono individuate in due potenziali percorsi:

  • partecipazione a fiere
  • inserimento in consorzi di promozione


1.Riguardo alla prima soluzione obiettivo della partecipazione a fiere, come Euro&Med 2008, è la creazione di una rete di contatti con produttori affini, ma anche la promozione dei propri prodotti soprattutto attraverso la degustazione, soprattutto quando l’azienda produca non solo olio extravergine d’oliva ma anche prodotti derivati (come ad esempio prodotti sottolio, prodotti correlati e così via).

2.Per quanto riguarda la seconda situazione si guarda prevalentemente a progetti che coinvolgano aziende, enti pubblici, consorzi, cooperative che si uniscono in consorzi finalizzati alla promozione del territorio e dei suoi prodotti naturali, creando percorsi a 360° in grado di avvicinare sia un pubblico generalista, sia segmenti specialistici (ad esempio ristoratori), sia il mondo giovanile attraverso la scuola, sia ancora la realtà turistica, esistente o da creare.


La ridotta dimensione dell’azienda che sto studiando non pregiudica affatto la possibilità di promuovere ed esporre il proprio prodotto. E ciò è vero per una serie di ragioni:
l’azienda vuole espandersi, accrescere la produzione e quindi si fa pubblicità
l’azienda intende diversificare i prodotti e scegli un palcoscenico per illustrare le nuove produzioni
l’azienda necessità di uno scenario ampio e quindi quantomeno nazionale per illustrare innovativi progetti di comunicazione e di networking

In quest’ottica l’azienda ha possibilità di lavorare sia sulla produzione, e quindi sull’aspetto più strettamente materiale e quindi commerciale, sia sull’immagine aggiornandola, innovandola, proponendola su palcoscenici diversi.

Proviamo quindi a pensare a come l’azienda Sottomuro si potrebbe presentare in sede di una fiera nazionale come Euro&Med 2008 che si tiene a Maggio a Foggia e che ho visitato per acquisire materiale e studiare di persona le strategie adottate da altre aziende.

1.l’azienda progetta una scelta ampia per la presenza in fiera, diversificata per il contatto con il pubblico, con i produttori, con i media
2.sottopone al pubblico i propri prodotti: l’olio extravergine d’oliva, ma anche i prodotti sottolio, la frutta prodotta
3.propone al pubblico “abbinamenti creativi” fra prodotti (già illustrati e raggiunti in precedenti punti del progetto attraverso concorsi)
4.illustra al pubblico le diverse modalità di fruizione del prodotto (attraversi una guida alla degustazione) ma anche corsi di degustazione, sito internet dell’azienda con le caratteristiche dell’aggiornamento costante e quindi la possibilità per gli utenti di essere sempre informati sull’olio e sugli altri prodotti.
5.contatto con altre aziende del settore, sia regionali che nazionali
6.proposte/valutazione di partecipazione a consorzi ed iniziative altrui
7.proposta di partecipazione al social network realizzato
8.promozione di eventi congiunti

In questo modo, attraverso la presenza articolata in fiera, Sottomuro lavora da un lato per l’incremento delle vendite, dall’altro per assurgere a quel ruolo di innovatore finora prospettato, sulle tematiche della promozione del prodotto, del territorio e della Regione Puglia.
L’impegno richiesto, limitato in termini di dispendio di energie e risorse, offre però la possibilità di un alto ritorno d’immagine e di vendite, aggiungendo un aspetto tutt'altro che secondario.
Ragionando in termini di comunicazione integrata infatti, la forte portata innovativa della quale l’azienda si fa portatrice permette alla stessa di acquisire una posizione rilevante e trainante, non solo rispetto alle altre aziende del settore, ma anche nei confronti degli enti Pubblici e delle realtà commerciali locali.

Un’azienda innovatrice, produttrice di prodotti di alta qualità, si trova quindi ad interagire in via preferenziale con i primi, auspicando ad un ruolo di traino riconosciuto, ma anche con realtà commerciali come ad esempio i ristoratori pugliesi, con i quali diventa così possibile proporre percorsi di degustazione, forniture, sponsorizzazioni. La prima opzione guarda ad una stretta integrazione fra ristoranti e prodotti locali che, se adeguatamente pubblicizzata, può portare ad una forte valorizzazione sia del ristorante proponente sia dell’azienda. Si pensi ad esempio alla fornitura di olii diversi da abbinare a piatti diversi, con la possibilità di degustare ed acquistare quanto assaggiato direttamente nel ristorante.
La seconda opzione, più prettamente commerciale, permette di guardare alla stipula di nuovi contratti commerciali di fornitura del prodotto principale (e in seguito ad una sperimentazione con le nuove produzioni), in grado da garantire abbinamenti fissi.
La terza opzione infine è inerente la possibilità per l’azienda di promuovere percorsi, manifestazioni, concorsi serate gastronomiche a tema da realizzare congiuntamente con il ristorante e dalle quali nasca una diversificazione dell'impegno del ristorante stesso, ora impegnato nella realkizzazione anche di eventi che permettano, congiuntamente all’obiettivo aziendale, di ampliare il proprio pubblico, stimolare nuove fasce, andare incontro alle esigenze di qualità, aumentare i guadagni.

Quelle appena indicate sono solamente alcune delle possibili iniziative da realizzare, tutte basate op che comunque prendono il via da una nuova concezione della comunicazione aziendale, e che guardano ad un modo nuovo per l’impresa anche di piccole dimensioni di stare sui mercati: del prodotto, delle relazioni commerciali e sociali con il territorio, della comunicazione.







Per quanto riguarda la seconda tipologia di iniziative si guarda invece, come evento paradigmatico, a forme consortili che mettono insieme aziende e PA al fine di promuovere i territori produttori di olio extravergine d’oliva e tutti i soggetti attivi all’interno della filiera produttiva.
Di particolare rilevanza appaiono quelle iniziative che coinvolgono gli enti locali, in virtù dell’attività di traino e di guida che possono avere, coinvolgendo non singoli soggetti ma ampie fasce di soggetti attivi nel territorio.


Si ripresenta quindi il ruolo auspicato, per una moderna azienda pugliese, di traino, in grado non solo di organizzarsi autonomamente ma anche di muovere le istituzioni, facendo valere peso politico e commerciale al fine di creare ulteriori connessioni di stampo anche culturale.
Deve essere letta in quest’ottica anche la spinta alla partecipazione, per il comune di Modugno, all’iniziativa “Città dell’Olio”.
L’associazione nazionale “Città dell’olio” riunisce Comunità Montane, Camere di Commercio, Provincie e Comuni a chiara vocazione olivicola, per promuovere l’olio extravergine di oliva ed i territori di produzione, riconoscendone il fondamentale ruolo della tradizione agricola, alimentare e culturale. Il compito dell’Associazione è chiaro: divulgare la cultura dell’olivo e dell’olio di oliva di qualità, tutelare e promuovere l’ambiente ed il paesaggio olivicolo, diffondere la storia dell’olivicoltura, garantire il consumatore attraverso la valorizzazione delle denominazioni di origine, l’organizzare eventi, l’attuazione di strategie di comunicazione e di marketing.


Sorvolando al momento sulle attività amministrative che l’ente Pubblico è chiamata a svolgere, l’azienda potrebbe farsi promotrice dell’iniziativa, raccogliendo attorno a se e anche grazie all’ampio numero di partecipanti all’oleificio cooperativo di Modugno, un ampio numero di produttori interessati e con spiccata vocazione al marketing e alla promozione.
Ciò che è importante sottolineare di questa iniziativa auspicata è che il valore aggiunto legato ad una partecipazione non sarebbe solamente per i produttori, ma per tutto il territorio, ora inserito in programmi nazionali di valorizzazione.
Esempio lampante di quanto sostenuto è offerto dalla Toscana ed in particolare dalla provincia di Siena. In questa zona infatti anche le più piccole aziende produttrici partecipano a manifestazioni nazionali (come la settimana dell’olio che si tiene nel capoluogo di provincia presso l’enoteca italiana), promuovono il proprio prodotto creando eventi ad hoc, unendo la produzione di qualità ad una spiccata vocazione commerciale e turistica che permette di offrire ai pubblici pacchetti di prodotti di tipo non solo consumabile o transitorio, ma anche emotivo lavorando cioè sull’abbinamento fra emozioni, esperienze uniche e durature e prodotti consumabili.
Affascinare il cliente con prodotti che egli leghi nella memoria e nelle pratiche a luoghi magnifici, ad esperienze uniche fatte, permette di indurre e rafforzare il bisogno di quel prodotto.

È in quest’ottica che il comune di Modugno si può proporre come capofila di una serie di aziende, piccole ma attive, in grado di sostenere e partecipare attivamente all’iniziativa. Questa prospettiva inoltre consente di individuare il punto finale della presente fase della ricerca, costruendo un piano di comunicazione rivolto alla realizzazione e promozione di percorsi che siano insieme di degustazione e di scoperta del territorio, e in virtù del quale la presenza di un ente consorziato garantirebbe sicuramente supporto, risorse e visibilità maggiori, proprio a conferma della necessità di integrazione sistemica fra i soggetti del territorio.




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sabato 14 giugno 2008

Progettazione iniziative di promozione

Pensando sempre alla cittadinanza che beneficia dei prodotti locali dell’azienda Sottomuro, e rimanendo fermi sull’intenzione di ideare soluzioni comunicative e promozionali rivolte alla comunicazione diretta, si è scelto di progettare una serie di eventi pubblici.
Obiettivo di questo step della ricerca è:

  • creare eventi che abbiano ampia risonanza locale
  • creare eventi partecipati da tutta la cittadinanza
  • contaminare promozione die prodotti e altri tipi di attività (con particolare attenzione a quelle attività sportive che fanno bene alla salute, così come l’olio stesso).

Questo passaggio è funzionale all’ultima fase di progettazione per la comunicazione integrata e che consiste, come vedremo in seguito, nella realizzazione di un vero e proprio percorso di degustazione fra le risorse architettonico-storico-culturali del territorio.

Si è pensato di agire su due linee:
concorsi, rivolti a gruppi differenziati di utenti potenziali,
tornei a tema

Nel primo caso ci si riferisce a concorsi fra soggetti che in qualche modo hanno a che fare direttamente con l’olio extravergine d’oliva, e quindi cuochi, ristoratori, artisti.

Nel secondo caso ci si riferisce a tornei o competizioni sportive che prendano l’olio come pretesto o spunto, con l’intenzione di valorizzare i poteri benefici che il prodotto ha per la salute dell’uomo, e che si svolgano nei luoghi dove l’olivo viene coltivato e prodotto l’olio.

Rientrano nella prima tipologia di interventi il concorso “Apprendisti….Cuochi”, “Abbinamenti creativi”.
“Apprendisti….Cuochi” è un concorso rivolto a giovani cuochi chiamati a cimentarsi nella preparazione di piatti utilizzando i prodotti tipici e quindi fra questi soprattutto l’olio extravergine d’olivo. I giovani cuochi, appartenenti a scuole ed accademie ma anche autodidatti, saranno invitati a realizzare una portata per comporre un intero menù pugliese, non solo usando ma valorizzando al meglio l’olio e le sue proprietà di legarsi con alcune preparazioni. La manifestazione, che si svolgerà in luogo pubblico per permettere alla cittadinanza di asisstere e scoprire dal vivo le ultime trovate in fatto di enogastornomia, costituisce l’evento principale nella creaizone di un’iniziativa che comunque preveda anche un convegno sulle proprietà e gli usi possibili dell’olio extravergine d’oliva. Ma non solo. Rientrano in questo evento anche una tavola rotonda dedicata a ristoratori, chiamati a conversare sulle possibili differenti modalità d’impiego del prodotto, nonché sulla rilevanza che la scelta di a,alimenti sani e genuini possono avere nella preparazione di piatti tipici, ma non solo, e su come questa scelta permetta di effettuare un servizio di qualità.
La manifestazione, della durata di una intera giornata, si conclude con la degustazione in piazza dei piatti preparati dai cuochi partecipanti al concorso e con la distribuzione di materiale informativo sui benefici dei quali l’olio extravergine è portatore.

Tipologia d’intervento analoga è rappresentata da “Abbinamenti creativi”, concorso-manifestazione enogastronomica rivolta a ristoratori, creativi, sperimentatori, cuochi dilettanti chiamati a presentare alla platea le migliori creazioni in grado di legare ed abbinare l’olio extravergine d’oliva con altre tipologie di cibo, sia locali sia etniche. Anche questa manifestazione si intende accompagnata da un convegno di apertura e dalla promozione di un uso consapevole di prodotti pugliesi di qualità.

Obiettivo tutt’altro che secondario di questa manifestazioni progettate è di portare i diversi momenti che compongono l'iniziativa in luoghi differenziati del territorio, al fine di rendere visibili e praticabili spazi, beni, risorse del territorio che non sono valorizzate o sono scarsamente conosciute e vissute della cittadinanza.
E proprio questo aspetto costituisce una prima fase della creazione di quegli eventi integrati che uniscono nella stessa fase di promozione e comunicazione risorse del territorio e prodotto.
Attraverso la promozione dell’olio extravergine d’oliva, attraverso la dimostrazione di suoi possibili usi si lavora per proiettare la gente nei luoghi da riscoprire della città, e viceversa. Questa tipologia di iniziative sono rivolte all'intera cittadinanza, come spettatori, ma sono anche delle iniziative da promuovere a beneficio dei turisti, sfruttando preferibilmente il periodo estivo e la loro presenza sul territorio.

Infine occorre sottolineare che queste iniziative possono ulteriormente beneficiare della nettissima vicinanza fra il territorio di Modugno e le risorse religiose, ambientali e paesaggistiche dei comuni limitrofi, ad ulteriore conferma che le iniziative proposte vanno sempre necessariamente intese in una prospettiva sistemica che permetterebbe di ampliarle e potenziarle.



Nel secondo caso ci si riferisce a tornei o competizioni sportive che prendendo l’olio come pretesto o spunto si svolgono nei luoghi dove l’olivo viene coltivato e prodotto l’olio. Sarà così possibile realizzare tornei di calcio giovanile, di respiro internazionale, al fine di avvicinare i più giovani ad un'alimentazione corretta e alla tutela, anche attraverso la corretta alimentazione, della propria salute.
Ma soprattutto si guarda ad una serie di iniziative sportive da svolgere direttamente nella campagna caratterizzata dagli oliveti: gare podistiche e gare ciclistiche.

Gara di ciclismo che si svolga all’interno dei terreni dove si coltiva l'ulivo, passando per la rete viaria che collega i frantoi della zona. La gara ciclistica permette al pubblico cittadino di vivere la campagna, posizionandosi lungo tutto il percorso e permette quindi di renderlo conforme a quanto si vuole valorizzare e promuovere. Il percorso stesso si può infatti snodare lungo le vie che portano e costeggiano i luoghi di interesse artistico-culturale che si intende valorizzare.
Obiettivo di questa manifestazione va sempre ricercato nell’intenzione di promuovere, al temo stesso, prodotto e territorio.

Altra iniziativa può essere individuata nell’istituzione di una serie di “passeggiate” fra gli ulivi, in grado di proporre, con cadenza bisettimanale, delle visite guidate alla campagna e ai monumenti ivi presenti. Questa esperienza costituisce il punto definitivo di contatto fra prodotto e territorio, poiché attraverso percorsi di riscoperta della filiera dell’olio extravergine d’oliva permette di guidare il pubblico, generalista o targettizzato, alla scoperta di luoghi e monumenti. In questo modo, ad esempio, sarebbe possibile vistare quanto i frantoi moderni, sia quanto rimane degli antichi frantoi sia ancora le coltivazioni delle aziende che parteciperanno al progetto. Ma soprattutto, in base alle adesioni, sarà possibile individuare dei monumenti da inserire nel percorso e nei pressi dei quali andranno realizzati dei punti di degustazione dei prodotti tipi, prodotti dalle aziende loicali, e centrati sull'olio.



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venerdì 13 giugno 2008

Progettazione corsi degustazione olio extravergine

Parallelamente ad attività rivolte alle scuole nelle quali si richiede una partecipazione particolarmente attiva e produttiva delle classi coinvolte nei progetti al fine di produrre qualcosa in proprio, ho previsto e progettato iniziative parallele di stampo più direttamente didattico.

Si tratta di due tipologie di corsi. Il primo consiste nella realizzazione di un percorso di degustazione dell’olio.
Il secondo invece è un corso, sempre rivolto alle scuole, di educazione al consumo.

Il corso di degustazione ha l’obiettivo di valorizzazione e promuovere uno dei più importanti prodotti di qualità dell’enogastronomia di casa nostra, attraverso incontri con esperti che svelano i segreti dell’oro verde. Un corso di degustazione in genere è così strutturato: al momento di teoria, durante cui vengono presentate le tecniche di coltivazione e di produzione, le diverse tipologie di olive, le caratteristiche organolettiche e nutrizionali dell’olio, insomma, vengono indicate tutte le “cose da sapere”, segue la parte più interessante e più divertente, la degustazione, anche in abbinamento a piatti tipici.

Esempio dell’organizzazione di un corso di degustazione:

L’obiettivo del corso è di descrivere le caratteristiche positive dell’olio extra vergine di oliva attraverso degustazioni guidate di oli provenienti da tutte le principali località produttive dell’Italia.

Ogni lezione sarà suddivisa in due parti :
1) Parte teorica durante la quale verranno affrontati tutti i principali argomenti riguardanti l’olio extra vergine di oliva con il supporto multimediale.
2) Parte pratica di degustazione dei diversi oli

Argomenti trattati e strutturazione prima lezione:
Storia dell’olio e dell’olivo pugliese
Confronto con olivi di altre zone d'Italia
Descrizione delle caratteristiche dell’olio extra vergine, dei difetti e della tecnica di assaggio ufficiale
I fattori responsabili della qualità dell’olio d’oliva
Come è costituito un panel test
Abbinamento e degustazione olio- cibo
Degustazione oli e compilazione scheda assaggio
Seconda lezione:
Principali analisi chimiche dell'olio extravergine d'oliva
L’oliveto, scelte e problematiche ambientali ed agronomiche
I marchi comunitari europei : dop, igp, biologico
Come ottenere e come conservare un olio di qualità
Degustazione oli e compilazione scheda assaggio
Terza lezione:
Cenni di agronomia
Olio e salute
Olio e frittura
L’etichetta e i parametri qualitativi
Come leggere una etichetta
Degustazione oli e prodotti tipici, compilazione scheda assaggio

Questo tipo di corso è perfettamente in linea con quanto proposto nei punti precedenti e mira quindi non solo alla promozione del prodotto aziendale, bensì ad uno sviluppo e maturazione delle conoscenze e competenze sull’olio.

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Progettazione corsi educazione al consumo

A che cosa ci riferiamo quando parliamo di consumo consapevole?
Il consumo, prima di essere un argomento su cui riflettere, è un aspetto significativo della nostra vita quotidiana. La consapevolezza, invece, possiamo ricondurla a quella capacità di apprendere dalle diverse occasioni che l’esperienza ci offre nel corso della vita, imparando a non ripetere gli errori, a riconoscerli e prevenirli, e dunque a scegliere.

... Il consumatore consapevole possiede gli strumenti culturali che gli consentono di valutare diverse fonti d’informazione sapendole soppesare, confrontare e utilizzare nelle quotidiane situazioni d’acquisto e di consumo. ... Per educare i ragazzi a divenire consumatori consapevoli credo sia opportuno quindi puntare a promuovere la capacità di imparare a imparare e di saper predisporre chiavi e criteri di interpretazione. ... Proprio le merci possono essere il punto di partenza più stimolante di un discorso sui consumi alla portata di tutte le età, punto di partenza pratico e coinvolgente, capace di aprire pian piano una finestra, molte finestre, su un mondo complesso, per comprendere il quale sono necessari curiosità, motivazione e desiderio di conoscenza. ..."
Le conoscenze necessarie per adottare un’alimentazione equilibrata, la comprensione delle etichette, le informazioni sugli organismi geneticamente modificati, l’impatto ambientale degli imballaggi, l’interdipendenza economica e commerciale tra il nord ed il sud del mondo, la decodifica del linguaggio pubblicitario: sono questi alcuni fra i temi da proporre alle scuole per realizzare specifici percorsi educativi.

Il corso proposto verterà sulle seguenti tematiche:
distribuzione delle risorse produttive,
produzioni locali
produzioni etiche
rispetto dell’ambiente
etichettatura
quantità e qualità dei prodotti
il biologico
strategie d’acquisto

Per un’approfondita analisi dei migliori percorsi di educazione al consumo non si può che rimandare ai progetti realizzati da UniCoop: QUI
I saperi di un consumatore consapevole: QUI

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giovedì 12 giugno 2008

Progetto - Adotta un ulivo

Obiettivo:
Obiettivo primario consiste nello sviluppo di conoscenze sulla produzione dell'olio extravergine d'oliva, in tutte le sue fasi. Obiettivo secondario consiste nello sviluppo di conoscenze sulla campagna, sull'educazione ambientale, sulle possibilità di sviluppo sostenibile. Obiettivo terziario. Sviluppo di abilità comunicative finalizzate alla narrazione delle competenze acquisite.

Sviluppo: ogni classe coinvolta nel progetto dovrà simbolicamente adottare un albero d'ulivo (all'interno della proprietà dell'azienda proponente, ma meglio se uno per ogni azienda diversa) al quale attribuirà un nome, ne studierà l'età e le caratteristiche contestualizzandolo nella forma di coltivazione nella quale si trova (monocoltura, mista, etc.).
Si procederà allo studio dell'intera filiera produttiva dell'olio extravergine d'oliva, partecipando attivamente alle varie fasi fino alla produzione finale del prodotto.

Attività: proiezione di un documentario sulla produzione e sulle caratteristiche dell'olio extravergine d'oliva. Individuazione dell'azienda all'interno della quale adottare l'ulivo e conseguente visita guidata. Incontri con esperti del settore (agronomi, biologi). Interviste a contadini. Interviste a commercianti.

Azioni richieste: partecipazione alle varie fasi della filiera produttiva, fino al momento della produzione dell'olio presso l'Oleificio Cooperativo di Modugno. Realizzazione di un prodotto multimediale volto alla promozione dell'olio extravergine d'oliva. Promozione del prodotto.

Prodotto finale: campagna di comunicazione multimediale per la promozione dell'olio extravergine d'oliva.

Promozione: da effettuare a mezzo web sul sito di social network allestito.


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Progetto - Adotta un monumento

Obiettivo:
Obiettivo primario consiste quindi nello sviluppo di approfondite conoscenze sui monumenti e sui prodotti locali. Obiettivo secondario è lo sviluppo di abilità comunicative e progettuali.

Sviluppo: ogni classe coinvolta nel progetto dovrà scegliere un monumento che si trova nella campagna di Modugno. Il monumento adottato diverrà oggetto di studio, nella prospettiva di scoprirne caratteristiche, sviluppo, periodo storico, stile, caratteristiche artistiche, stato attuale, cura e manutenzione, integrazione nel territorio, significatività nel contesto cittadino.

Attività: proiezione di un documentario comprendente i principali monumenti adottabili del Comune di Modugno; scelta del monumento e prima visita guidata. Studio del monumento e analisi delle fonti storiche che lo riguardano. Individuazione di un percorso turistico in grado di legare, per motivazioni e spendibilità, il monumento con il prodotto da promuovere (olio extravergine d'oliva). Incontri con esperti di storia locale ed amministratori pubblici.

Azioni richieste: partecipazione visite guidate, studio del monumento, sopralluoghi, ricerca sul prodotto da abbinare al monumento, realizzazione materiale multimediale, assemblaggio progetto, promozione e pubblicazione del lavoro finale.

Prodotto finale: campagna di comunicazione multimediale per la promozione di un percorso turistico alla scoperta del monumento adottato, che comprenda la degustazione di prodotti tipici.

Promozione: da effettuare a mezzo web sul sito di social network allestito.

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Progettazione comunicazione nelle scuole

Per un'azienda di piccole dimensioni promuovere il proprio prodotto potrebbe apparire come un'attività legata esclusivamente ad un aspetto commerciale, ma questa oggi risulta una prospettiva decisamente superata. Le moderne imprese sono infatti chiamate ad avere un ruolo ben diverso e trainante rispetto al territorio e, talvolta, anche rispetto agli enti locali.

È per questo motivo che la presente ricerca si è soffermata sullo studio di quali possano essere le vie per effettuare una promozione del prodotto:

  • diffusa
  • capillare
  • diversificata
  • integrata.

Per fare questo si è pensato di mettere a punto una serie di iniziative che Sottomuro potrebbe realizzare, con particolare attenzione all'aspetto metodologico che sta alla base della progettazione e, in misura ancora maggiore a come queste iniziative siano facilmente esportabili e replicabili da altre aziende e realtà, al fine di creare una serie di fomat e di modelli esportabili e replicabili.

Pensando ad esperienze che possano avere ricadute sul territorio e sulla cittadinanza del territorio il primo soggetto da coinvolgere è individuabile nelle scuole del comune. Questa scelta è legata anche alla necessità di formare una cittadinanza consapevole in grado di gestire i consumi oltre i rapporti sociali, e che abbia un approccio costruttivo e consapevole al territorio.
Portare dei progetti nelle scuole significa formare la cittadinanza di domani, educare a valori ai quali gli adulti di oggi sono arrivati solamente con gli anni e che invece nella moderna società dell'informazione risultano imprescindibili.
La scelta è avallata dalla maggioranza degli enti locali e degli enti di categoria che investono in maniera sempre più massiccia nella formazione degli studenti, arricchendo il percorso formativo tradizionale. Non è un caso che una delle più ampie campagne sviluppata a livello nazionale dalla Coldiretti, “Campagna Amica”, sia rivolta agli studenti delle scuole.

In particolare, per promuovere l'educazione al consumo, ed in particolare per educare all'uso corretto dell'olio extravergine d'oliva, si è reputato indispensabile legare questo prodotto al territorio, e quindi alla campagna in generale, e alla realtà di Modugno, in particolare, data la grande ricchezza di monumenti, reperti storici, risorse ambientali e paesaggistiche che si trovano immediatamente fuori dal paese.
Questa scelta da inoltre la possibilità di legare in maniera sia concettuale che visuale il prodotto alla specificità locale; ma permette anche di creare dei percorsi volti a far conoscere agli studenti al meglio il territorio nel quale vivono, sviluppando ampia consapevolezza e, di conseguenza, una forma di interesse e potenzialmente di impegno per le risorse locali, molto spesso trascurate o guardate con sufficienza o indifferenza.

Si tratta quindi di creare percorsi di sensibilizzazione verso le specificità locali, che rappresentano nella scuola moderna parte fondamentale dell'educazione civica che si insegna agli studenti.
Quelli progettati non sono infatti dei corsi di educazione alla salute che si limitino a spiegare i benefici accertati legati al consumo di olio extravergine di buona qualità.

Quello proposto è un approccio interdisciplinare che mira a valorizzare:
1.l'educazione al consumo
2.l'educazione artistica
3.l'educazione civica ed ambientale
4.la storia
5.le abilità visuali
6.le abilità tattili
7.le dinamiche prosociali.

1)come si consuma l'olio. Quali sono le sue caratteristiche. Qual'è la filiera produttiva. Quali sono le norme etiche di produzione sostenibile. Come il prodotto deve arrivare al consumatore. Norme di etichettatura e garanzia del consumatore.
2)Scoperta dei monumenti e delle risorse artistiche del territorio. Percorsi guidati, virtuali e fisici, per visitare le bellezze che si trovano nel territorio. Studio degli stili architettonici sviluppatisi nel territorio e oggi sopravvissuti. Analisi del territorio e del suo strettissimo legame con l'ulivo.
3)Rispetto dell'ambiente. Sviluppo sostenibile. Tutela della campagna. Sviluppo urbano sostenibile
4)Recupero delle tradizioni storiche e della storia di Modugno, attraverso studio dei monumenti. Ricostruzione della storia. Analisi dello sviluppo. Modugno nella Grande Storia.
5)Visite guidate ai principali monumenti della zona. Analisi delle rappresentazioni storiche che ritraggono Modugno. Ma anche fase attiva: produzione di rappresentazioni dei monumenti. Rivisitazione creativa. Analisi dello stato dell'arte nella manutenzione e valorizzazione dei monumenti
6)Riscoperta della campagna. Partecipazione, anche simbolica, alle attività di produzione dell'olio lungo tutta la filiera produttiva.
7)Interazione con studenti di ogni ordine e grado. Interazione e collaborazione con i lavoratori della campagna.
Alla luce di ciò possono nascere una serie di progetti da portare nelle scuole, di ogni ordine e grado diversificandoli, che si muovo lungo due poli: da un lato il prodotto e dall'altro il territorio.
Nel primo caso ci si indirizzerà verso un avvicinamento degli studenti alla realtà agricola e della campagna al fine di avvicinarsi prevalentemente alla filiera produttiva, dall'altro ci si orienterà verso un progetto di riscoperta del territorio che sposi gusto dell'olio e monumenti.

Di seguito due possibili progetti.




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Dalla comunicazione globale a quella locale

Dopo aver analizzato soprattutto gli aspetti legati alla comunicazione rivolta a progetti esterni, quindi una comunicazione su scala globale si passa alla fase di progettazione di una serie di iniziative da realizzare concretamente.
Questa necessità è legata all'obiettivo della presente ricerca di progettare iniziative di comunicazione integrata che quindi comprendano sia attività prettamente comunicative (da valorizzare nel duplice aspetto di vetrina e valorizzazione di quanto fatto e quindi cassa di risonanza, ma anche come attività vere e proprie), sia attività progettuali ed operative rivolte, e che al tempo stesso coinvolgano, la cittadinanza.
Obiettivo finale è quello di creare un pacchetto di iniziative innovative da suggerire alle aziende e che siano realizzabili sia in proprio sia in accordo e collaborazione con altri soggetti del territorio.

E per questa ragione si progetteranno ora soluzioni volte a coinvolgere i vari soggetti quali ad esempio la cittadinanza, le scuole, gli enti locali, le aziende private.
obiettivo di questa fase, che costituisce una parte integrate del progetto di comunicazione integrata, è realizzare delle iniziative promozionali per l'azienda, ma anche culturali e sociali in grado di concorrere alla promozione dell'olio extravergine di oliva, alla sua valorizzazione congiuntamente alle risorse territoriali.
La differenza rilevante rispetto alle iniziative di stampo comunicativo precedentemente promosse consiste nel fatto che si tratta di attività con ricaduta immediata sulle quali sarà necessario avere un feedback immediato.
Quanto segue è quindi rivolto alla creazione, in primis fra i potenziali clienti/utenti, di percorsi di scoperta del prodotto e, congiuntamente, del territorio che siano veri e propri percorsi di alfabetizzazione alle risorse locali. Questi sono finalizzati alla valorizzazione delle risorse, ma anche alla creazione di una consapevolezza dei punti di forza, dei prodotti di qualità e dei valori sui quali eventualmente investire.
Questo aspetto riguarda, almeno inizialmente, la dinamica individuata precedentemente come locale anche se i due aspetti sono difficili da tenere separati.

Appunto di metodo fondamentale e prioritario consiste nell'intenzione di incidere su tutta la popolazione locale che, anche in virtù delle dimensioni dell'azienda Sottomuro, costituisce sicuramente il bacino d'utenza potenziale privilegiato. Ma non solo.
Agire con progetti concreti e visibili, ben pubblicizzati e che abbiano come proprio oggetto il territorio, permette anche all'azienda che se ne fa ideatrice e promotrice di assumere un ruolo diverso nelle dinamiche economiche, sociali, culturali e commerciali locali poiché, agisce da innovatrice e funge da traino nelle attività di promozione del territorio che, è bene ricordarlo, è quello di una piccola realtà della provincia di Bari e quindi solo negli ultimi tempi si sta affacciando alla promozione territoriale.
Significativi sono, al riguardo, due fatti.
In primo luogo l'esistenza di un oleificio cooperativo che riunisce numerosissimi piccoli produttori e che, oltre a permettere di presentarsi sul mercato con una forza ed un potere contrattuale differenti, offre la possibilità di creare iniziative strutturate e che non gravino tutte sulle spalle di un'unica azienda. D'altra parte la partecipazione a fiere nazionali e campagne nazionali promosse da altri enti come ad esempio la Coldiretti di aziende di medie piccole dimensioni del territorio di Modugno. Ciò denota una crescente attenzione verso l'innovazione, la promozione e la valorizzazione die prodotti locali, che iniziano finalmente ad essere percepiti come potenziale elemento trainante, anche se prodotti da realtà imprenditoriali di dimensioni ridotte.

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mercoledì 11 giugno 2008

Educazione al consumo

Come accennato nella misura precedente, inizia ad emergere il ruolo assolutamente rilevante che l’educazione al consumo ha. Questa rilevanza va di pari passo con la constatazione che non solamente attraverso la rete internet è possibile ed auspicabile promuovere il prodotto dell’azienda.
Le attività che si stanno proponendo rientrano in una strategia di comunicazione integrata e di uso massivo della rete internet, ma la ricerca non si limita a ciò.
Risulta infatti necessario anche progettare una serie di attività che, parallelamente a quelle condotte online, vengano realizzate fuori dalla rete. Ed è quello che nei prossimi punti verrà fatto.
Un punto di contatto fra le due linee di ricerca che concorrono a caratterizzare la presente ricerca può essere costituito proprio dall’educazione al consumo, poiché questa pratica fornisce lo spunto per creare percorsi, pratiche, strategie e progetti che l’azienda può realizzare sia in rete per comunicarli, sia fuori dalla rete e quindi praticamente.

In particolare in questo secondo caso si pensa in questa sede ad un’azienda che idei e promuova nelle scuole del territorio progetti di educazione al consumo. La rete internet, e la consumazione in rete, può servire quindi per offrire adeguata copertura mediatica ai progetti, per finalizzare il futuro lavoro degli studenti, per fare informazione, per fare informazione etica e responsabile promuovendo un approccio sostenibile al consumo.
Prima di analizzare questi progetti occorre soffermarsi brevemente proprio sull’educazione al consumo, che se ben comunicata può rappresentare il valore aggiunto dell’azienda. E in quest’ottica rientrano le iniziative comunicative in tema di educazione al consumo e consumo sostenibile.
Acquisire un ruolo trainante al riguardo, promuovere consumo e produzione etici, valorizzare la conoscenza del prodotto significa anche porsi in maniera diversa sul mercato, e ciò in un mondo globale risulta molto importante perché permette di creare una forte differenziazione rispetto ai competitors. La produzione etica, e lo sviluppo di pari passo di percorsi di educazione al consumo, si sposano del resto altrettanto bene con un tipo di consumo molto particolare qual è quello della Sottomuro, e come lei di tante altre piccole aziende che vivono di un commercio con vendita diretta basato interamente sulla fiducia verso il produttore e sull’alta qualità mantenuta in maniera naturale. Ma non basta. L’educazione al consumo e la produzione etica sono centrali in una fase di mercato nella quale i consumatori, subissati di offerte differenziate e parimenti spesso spaventati dai sempre più frequenti disastri ambientali e contaminazioni alimentari, ricercano con insistenza garanzie di produzione di alta qualità e sostenibilità.

In quest'ottica, come primo passo prima di passare ad altri progetti, si individua come necessaria la creazione da parte dell’azienda di una guida “Educazione al consumo” e di una guida “Consumo etico e sostenibile” da diffondere attraverso il sito internet. Obiettivo è assurgere ad azienda primaria, innovatrice e che detti le linee di sviluppo diventando punto di riferimento non solo nella fase di produzione e di commercializzazione dell’olio extravergine d’oliva, ma in tutta la filiera produttiva moderna.
Questa situazione darebbe grande vantaggio competitivo anche nei confronti di compratori esterni, istituzioni pubbliche ed enti privati chiamati ad investire in prodotti di qualità.
Infine la realizzazione delle due guide, di qui a breve progettate, permetterebbero l’allacciamento di relazioni commerciali, ma non solo, con soggetti di notevole rilevanza nazionale da tempo impegnati in questa attività di formazione e comunicazioni, quali ad esempio la Coop.


L'educazione ai consumi è uno dei cardini delle politiche di difesa e protezione dei consumatori, sia a livello europeo sia a livello mondiale. Per questa ragione l'Unione Europea ha stimolato e valorizzato le iniziative nei Paesi membri, con l'obiettivo di aiutare i giovani ed acquisire informazioni e comportamenti consapevoli nella gestione delle risorse, dei beni e dei servizi. Tali azioni hanno anche lo scopo di render consapevoli i giovani (oltre che gli adulti) dei loro diritti e del loro di potere di utilizzarli per modificare, orientare il mercato e, se occorre, difendersi da esso.
Nel corso degli anni, la cosiddetta consumer education è passata dalla fine pionieristica degli anni '60 al consumerismo degli anni '70, dall'attenzione agli aspetti ecologici del consumo ('80) alla centratura sulla sicurezza ('90).
Oggi siamo alla fase della cittadinanza attiva, che prospetta, per il cittadino, un ruolo di partecipazione, responsabilità e senso critico di fronte a un mercato globale sempre più forte, che influenza la sfera economica, ma anche la cultura e la società.
Ma che cos'è in concreto un'animazione sul consumo consapevole?
Scopo dell'educazione al consumo è sollecitare atteggiamenti di consumo critico e responsabile che tengano conto del proprio rapporto con il mondo dei consumi e delle motivazioni che determinano le preferenze individuali.
Si invitano i consumatori a interrogare i prodotti di consumo per tracciarne la provenienza, le funzioni, i criteri con cui sono imballati e presentati, la quantità e qualità di forza lavoro impiegata per ottenerli, l'impatto che possono esercitare sul nostro benessere e sulla salute dell'ambiente.
Il metodo utilizzato durante i laboratori prevede il coinvolgimento attivo dei ragazzi che, incoraggiati attraverso tecniche e strategie partecipative, possono costruire e accrescere le proprie competenze sulla base degli stimoli ricevuti e delle riflessioni maturate.
Punto forte delle attività è proprio l'intervento in prima persona dei ragazzi, che possono dedicarsi alla realizzazione di un orto biologico, mettere a confronto alimenti ed etichette, ricostruire il ciclo dell'acqua riconoscendone la natura di risorsa finita, intervistare i clienti di un supermercato per sondare l'opinione e il livello di informazione sugli organismi geneticamente modificati, imparare a identificare le spezie attraverso i sensi, scoprire alcuni meccanismi degli spot pubblicitari guardandoli da dietro le quinte e realizzandone di propri, oppure, attraverso specifici giochi di ruolo, mettersi nei panni dei coltivatori del Sud del mondo per esplorare le dinamiche che regolano il commercio internazionale.
E' negli anni '80, in seguito al forte sviluppo dei consumi, che Coop comincia a promuovere esperienze formative rivolte ai giovani di tutte le fasce d'età. I ragazzi vivono in un mondo attraversato da intensi flussi comunicativi e da strategie informative che cercando di convincerli ad acquistare certi prodotti, a vedere o leggere certi film o libri, a pensare certe cose...Questi flussi condizionano la loro possibilità di comprendere la la realtà, esprimersi, comunicare.
Di fronte all'arcipelago di oggetti, sogni e bisogni indotti dalla pubblicità, l'educazione al consumo consapevole, allora diviene un'occasione per aiutare i ragazzi a diventare cittadini più consapevoli e consumatori critici che si guardano mentre scelgono, che conoscono le relazioni che collegano il sistema dei consumi con l'ambiente, la società, l'economia, l'etica. Dunque l'educazione al consumo consapevole è una scelta di metodo.

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Vetrina - Promozione eventi

Come appare ormai chiaro tutte le attività comunicative progettate sono di tipo convergente ed è quindi possibile da un lato visualizzarle sul sito/social network realizzato, e dall’altro rimangono fruibili anche in modalità esterna.

Disponendo di questa nuova piattaforma risulta possibile, all'insegna dell’integrazione, proporre ulteriori iniziative di comunicazione che siano in linea con lo spirito proposto dall’azienda Sottomuro.

Sarà ad esempio possibile promuovere campagne promozionali delle manifestazioni realizzate dall’azienda, ma anche dare visibilità a manifestazioni ed iniziative di altri addetti al settore, ed infine promuovere fiere, mostre, sagre e congressi realizzate da enti terzi.

L’obiettivo di questa azione è costruire una bacheca virtuale orizzontale e paritaria nella quale, in stile 2.0, ogni partecipante alla community sia abilitato ad inserire autonomamente le notizie e le iniziative al fine di promuoverle e creare partecipazione.
Questo percorso risulta, dal punto di vista della comunicazione, decisamente innovativo perché permette ad ogni utente della community di essere autore e promotore delle proprie iniziative, utilizzando lo spazio messo a disposizione dall’azienda (che diventa centro gestionale del network) come luogo di confronto ed, eventualmente, di miglioramento di pratiche ed offerte.

Questa dinamica non toglie spazio alla singola azienda ma permette al contrario di creare una sorta di portale informativo dal quale far passare le notizie riguardanti la produzione/promozione di olio extravergine d’oliva.

Chiaramente la potenzialità del mezzo ivi proposto crescono esponenzialmente al crescere dei partecipanti in quanto gli utenti, che diventano anche autori, costituiscono al tempo stesso anche il pubblico delle manifestazioni, iniziative e promozioni proposte. Se il sito-community diventa un punto di riferimento per gli operatori del settore il valore degli strumenti comunicativi presentati trae enormi benefici.

Ruolo di ulteriore rilevanza può assumere la possibilità integrata di promozione se i partecipanti sono tutti della medesima area geografica o, meglio ancora, se all’interno dello spazio generico del sito si sviluppano sottogruppi di discussione su base geolocalizzata. In questo modo è possibile, oltre che promuovere a livello locale fra aziende già in diretto contatto fra di loro, anche creare iniziative congiunte partendo dalla comunicazione via web, in grado di mettere in contatto anche piccole aziende, mediatori e piccoli imprenditori locali inizialmente scollegati. In questa maniera risulta evidente la prospettiva sistemica e globale del presente progetto che, pur partendo dalla singola azienda, mira a proporre un approccio e delle dinamiche che coinvolgano gli altri soggetti che vivono e condividono il territorio.

Se si ragiona sul fatto che la presente ricerca mira a promuovere prodotto e territorio o, meglio, prodotto all’interno del territorio nel quale viene creato, risulterà evidente come l’unione di più soggetti, competenze, risorse ed energie anche a livello locale possa costituire un ottimo punto di partenza per la creazione di percorsi di promozione che vadano oltre le consuete offerte commerciali o le semplici sagre & degustazioni che, in fin dei conti, si concludono nel momento stesso dell’assaggio. Diventa possibile promuovere eventi duraturi, articolati, estesi su tutto il territorio, continuamente aggiornati e che mirino, soprattutto, ad una forma di educazione al consumo del prodotto comunicato.
Vediamo ora come promuovere eventi generici sul sito, come promuovere eventi propri e come costruire insieme un evento da comunicare sul sito.

La tematica dell’educazione al consumo, sulla quale torneremo in seguito, riguarda uno die punti forti della presente ricerca, poiché proprio con i moderni mezzi di comunicazione, ed in particolare modo con quelli basati sul web, diventa oggi possibile segmentare e raggiungere tipologie di pubblico differenziate e rivolgersi a queste con una grande pluralità di linguaggi. Il risultato, ma anche l’obiettivo iniziale, è quello di creare un’esperienza di fruizione che vada oltre la specificità sincronica, e che diventi un’esperienza culturale, commerciale, culturale ben più ampia in grado di soddisfare non solamente i bisogni primari del consumatore ma anche quelle che sono, o che dovrebbero essere le sue necessità di capire e conoscere il prodotto e il territorio dal quale questo proviene, al fine di comprenderne al meglio valore, potenzialità e modalità d’impiego.

Questi ambiziosi obiettivi, sui quali il marketing e la comunicazione soprattutto pubblicitaria si impegnano sono perseguibili proprio con la comunicazione che, attraverso un sito partecipativo, una community ricca di materiali multimediali ed informazioni continuamente aggiornate possono fornire ad operatori del settore e a consumatori spunti di fidelizzazione, ma anche modalità di valorizzazione del prodotto e dell’esperienza d’acquisto, cosicché questa sia percepita come un’esperienza duratura e soprattutto tutt’altro che slegata dal territorio nel quale avviene.

A mo di ricaduta ciò significa anche che il prodotto, visto e fruito nel suo contesto, permette di attirare l’attenzione sul territorio dal quale proviene e, di conseguenza, sulle sue ricchezze e peculiarità che diventano così oggetto proprio di quell’attenzione che permette di estendere l'esperienza d’acquisto e di costruire una serie percorsi, stavolta non più solo di consumo, che riguardino direttamente il territorio.

Comunicare e promuovere l’olio extravergine d’oliva prodotto dall’azienda Sottomuro permette di calarlo, ad esempio, nella realtà dell’omonima località sito nel comune di Modugno, e da questo passaggio diventa possibile, per l’azienda, per gli enti pubblici e per gli altro operatori del settore, lavorare per la promozione e marketing del territorio arrivando a valorizzare le risorse ambientali (le lame, l’oasi faunistica), culturali e architettoniche (il casale di Balsignano e il villaggio del neolitico), religiose (la chiesa di san felice e la madonna della grotta) e così via.

Date le dimensioni ridotte dell’azienda proponente chiaramente questo tipo di attività richiedono lo sforzo congiunto di tutta una serie di soggetti, privati e pubblici, che però trarrebbero tutti uguale beneficio da un’adeguata valorizzazione del territorio che diverrebbe così spendibile non solamente da un punto di vista commerciale ma anche turistico, ambientale, culturale e paesaggistico.
Scarica il tutorial sulla possibilità di inserire eventi nel social network

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