mercoledì 25 giugno 2008

I valori della terra #2 - La produzione dell'olio extravergine d'oliva

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I valori della terra #1 - L'azienda

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martedì 17 giugno 2008

Riassunto attività secondo semestre

Obiettivo di questa fase e di questo momento di ricerca è creare una serie di iniziative promozionali e comunicative per l’azienda Sottomuro, aventi come obiettivo la promozione dell’olio extravergine d’oliva prodotto dall’azienda.

Si intende però praticare questo percorso in maniera innovativa e quindi non abbandonandosi alle tradizionali forme pubblicitarie/comunicative basate sulla formula: “L’azienda offre il prodotto che ha le caratteristiche Y X Z ed è il migliore nel suo campo”.

Si provvederà a fornire percorsi, iniziative, soluzioni web in grado di:

  • promuovere il prodotto
  • collegarlo al territorio
  • valorizzare prodotto e territorio
  • creare partecipazione intorno alle iniziative proposte
  • progettare soluzioni per la partecipazione - creare spazi web partecipativi
  • promuovere iniziative online anche non direttamente commerciali
  • favorire la diffusione di un consumo consapevole
  • educare al consumo dell’olio extravergine d’oliva
  • promuovere la conoscenza delle risorse del territorio

Tutto ciò porta ad un obiettivo ambizioso, per una piccola azienda, ma ritengo assolutamente fattibile proprio grazie all’uso dei new media digitali, ossia la costruzione di una serie di iniziative che convergono su uno spazio web destinato a diventare il centro nevralgico della comunicazione sull’olio extravergine d’oliva. Si tratta di un articolato piano di comunicazione integrata che comprende iniziative online ed offline concepite tutte per favorire la partecipazione e il coinvolgimento di forme differenziate di pubblico e che avranno il loro focus in uno spazio web, in pieno spirito 2.0, dal quale si potrà fruire le iniziative online, seguire le manifestazioni che si svolgono offline grazie ad aggiornamenti costanti, partecipare allo sviluppo del sito, interagire con altri utenti, proporre forme di attivazione e collaborazione.

Si ritiene, in conclusione, che questo approccio permetta all’azienda di fornire servizi differenziati, nonché di aumentare il proprio prestigio a livello non solo locale abilitando un’interazione più forte con le istituzioni locali. Alla luce di tutto ciò anche la commercializzazione del prodotto, ora differenziata in forme modi e momenti diversi trae ampio beneficio grazie ad una maggiore possibilità di arrivare alla conoscenza sia del pubblico generalista, sia di quello di settore come ad esempio ristoranti e scuole di cucina.

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Appunti di progetto - Conclusione secondo semestre

Si è trattato finora delle iniziative riguardanti direttamente la promozione dell’olio extravergine d’oliva, attività come si è visto da svolgersi in presenza attraverso promozione ed ideazione di manifestazione, concorsi, fiere, etc. e online attraverso progettazione, lancio e implementazione di iniziative basate sulla partecipazione degli utenti ad iniziative promozionali, produttive, culturali.

Risulterà fondamentale nel prosieguo della ricerca diversificare le iniziative, tornando anche su quanto è possibile fare utilizzando i new media. Al riguardo emerge una strategia in via di affermazione, nell’utilizzo die mezzi e della comunicazione in rete, che consiste nella creazione di una serie di servizi e contenuti aggiuntivi.

Ci si riferisce alla possibilità di creare contenuti e informazione su una serie di elementi che non mettono l’olio in primo piano, ma da questo derivano. Si tratta cioè di informazioni, servizi, notizie aggiuntive rispetto al focus della questione, ma a questo direttamente collegate, che però sono in grado di:

In particolare questo ultimo punto è importante per la nuova concezione della rete internet, in virtù della quale i siti, soprattutto commerciali, non vanno intesi come semplici vetrine aziendali quasi fossero una riproposizione digitale del negozio, ma vanno costruiti e soprattutto mantenuti come dei momenti di interazione in grado di gratificare l’utente creando un ambiente confortevole, semplice da leggere, intuitivo, piacevole, interattivo.

Nel nostro caso costruire un sito/portale dell’azienda Sottomuro, non significa quindi la realizzazione di uno spazio di e-commerce o di una galleria fotografica che mostri i prodotti disponibili, ma uno spazio informativo nel quale diverse tipologie di utente sono invitate ad immergersi, anche per acquistare ma non solo.
Infatti potenziali acquirenti troveranno i prodotti, i costi e le modalità di spedizione.
Aziende ed addetti ai lavori troveranno informazioni sui prodotti, ma anche rassegna stampa sempre aggiornata, calendario delle iniziative, strumenti per l’interazione e il confronto con altri soggetti.
Le istituzioni ed eventuali sponsor troveranno le certificazioni, e le relative modalità per conseguirle, possibilità di sostenere iniziative di carattere culturale.
Ricercatori e utenti occasionali troveranno informazione sull’olio e sul territorio.

È questo appena illustrato lo spirito che informa tutto il progetto, basato quindi sulla diversificazione degli strumenti, sulla fornitura in tempo reale e sempre aggiornata di contenuti e sulla fornitura di servizi volti a favorire la partecipazione degli utenti del sito.

Sul sito devono inoltre necessariamente convergere tutte le iniziative progettate: per quelle rivolte alla comunicazione online il sito diventa in maniera del tutto naturale il centro nevralgico dal quale queste si snodano, mentre per quelle destinate ad essere realizzate offline il sito diventerà uno die media utilizzati per la promozione degli eventi, delle iniziative e del prodotto permettendo ancora di diversificare, anche per target e utenza, i pubblici che sarà possibile raggiungere.

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lunedì 16 giugno 2008

Rassegna stampa - Podcasting #2

Prima di passare alla fase successiva occorre tornare per qualche riga sulla possibile implementazione di una delle iniziative promosse in precedenza: la rassegna stampa sull’olio.
Tornando sull’approccio proposto risulta come sia possibile un’ulteriore implementazione del progetto. È infatti possibile, grazie alla sempre più ampia diffusione soprattutto a livello business, della banda larga e al contemporaneo abbassamento delle competenze tecniche e dei relativi costi per la realizzazione di prodotti multimediali, realizzare una rassegna stampa che non sia solamente scritta.Si può pensare quindi ad una seconda fase del progetto nella quale, assodato il seguito del sito, la rassegna stampa si presenti anche in modalità multimediale, ossia creando un podcast. In questa maniera si potrà provvedere alla realizzazione di una trasmissione quotidiana in formato sonoro, ascoltabile direttamente dal sito del progetto e, in più, scaricabile grazie all’abbonamento gratuito al podcasting. Questa soluzione permette una maggiore fruibilità, diversificata, delle notizie, nonché la possibilità di un ascolto contemporaneo ad altre attività. Benefici del podcasting derivano anche dall’utilizzo di una forma che diventa utilizzabile per una pluralità di soggetti: consorzi, aziende, singoli produttori, mezzi di comunicazione, singoli utenti.


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Conclusione secondo semestre

Concludere questa fase, che coincide con la conclusione del secondo semestre di ricerca, significa chiudere un momento d’analisi e progettazione legato soprattutto al prodotto olio extravergine d’oliva dell’azienda Sottomuro. La serie di iniziative progettate, e quelle realizzate direttamente sul web, costituiscono il frutto del lavoro sul prodotto nella prospettiva della promozione integrata con le risorse del territorio. Nella fase successiva del progetto si indagheranno invece specifiche modalità di promozione e valorizzazione delle risorse artistiche del territorio di Modugno, e si progetteranno relative attività di promozione vincolandole a quanto proposto per la comunicazione e promozione del prodotto.
In questa maniera non si dovrà agire da zero, bensì in maniera organica al percorso avviato.
Il quadro che ne risulterà sarà un piano di comunicazione strategica e integrata, che fa della “prospettiva di sistema”, e quindi della partecipazione di tutti gli attori del territorio, il proprio punto di forza

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Partecipazione circuiti nazionali

Proseguendo nelle attività di progettazione, ed avvicinandosi ad una sempre più stretta integrazione fra promozione del prodotto e promozione del territorio, si rende necessario in base allo studio condotto ideare una serie di iniziative che abbiano l’obiettivo di inserire l’azienda Sottomuro e, più in generale, la produzione di olio extravergine d’oliva, all’interno dei circuiti nazionali di promozione e valorizzazione del prodotto.

Questo obiettivo dovrebbe riguardare infatti non tanto, o non solo, singole aziende bensì l’intero territorio e quindi anche le Pubbliche amministrazioni. Si ragiona, infatti, in termini sistemici e si dovrebbe aspirare ad entrare in circuiti ampi che diano da un lato visibilità, dall’altro promozione, e ancora contatti e possibilità di scoprire, confrontare ed ibridare esperienze ed approcci alle strategie comunicative/promozionali.

Le strade individuate per perseguire questo obiettivo vengono individuate in due potenziali percorsi:

  • partecipazione a fiere
  • inserimento in consorzi di promozione


1.Riguardo alla prima soluzione obiettivo della partecipazione a fiere, come Euro&Med 2008, è la creazione di una rete di contatti con produttori affini, ma anche la promozione dei propri prodotti soprattutto attraverso la degustazione, soprattutto quando l’azienda produca non solo olio extravergine d’oliva ma anche prodotti derivati (come ad esempio prodotti sottolio, prodotti correlati e così via).

2.Per quanto riguarda la seconda situazione si guarda prevalentemente a progetti che coinvolgano aziende, enti pubblici, consorzi, cooperative che si uniscono in consorzi finalizzati alla promozione del territorio e dei suoi prodotti naturali, creando percorsi a 360° in grado di avvicinare sia un pubblico generalista, sia segmenti specialistici (ad esempio ristoratori), sia il mondo giovanile attraverso la scuola, sia ancora la realtà turistica, esistente o da creare.


La ridotta dimensione dell’azienda che sto studiando non pregiudica affatto la possibilità di promuovere ed esporre il proprio prodotto. E ciò è vero per una serie di ragioni:
l’azienda vuole espandersi, accrescere la produzione e quindi si fa pubblicità
l’azienda intende diversificare i prodotti e scegli un palcoscenico per illustrare le nuove produzioni
l’azienda necessità di uno scenario ampio e quindi quantomeno nazionale per illustrare innovativi progetti di comunicazione e di networking

In quest’ottica l’azienda ha possibilità di lavorare sia sulla produzione, e quindi sull’aspetto più strettamente materiale e quindi commerciale, sia sull’immagine aggiornandola, innovandola, proponendola su palcoscenici diversi.

Proviamo quindi a pensare a come l’azienda Sottomuro si potrebbe presentare in sede di una fiera nazionale come Euro&Med 2008 che si tiene a Maggio a Foggia e che ho visitato per acquisire materiale e studiare di persona le strategie adottate da altre aziende.

1.l’azienda progetta una scelta ampia per la presenza in fiera, diversificata per il contatto con il pubblico, con i produttori, con i media
2.sottopone al pubblico i propri prodotti: l’olio extravergine d’oliva, ma anche i prodotti sottolio, la frutta prodotta
3.propone al pubblico “abbinamenti creativi” fra prodotti (già illustrati e raggiunti in precedenti punti del progetto attraverso concorsi)
4.illustra al pubblico le diverse modalità di fruizione del prodotto (attraversi una guida alla degustazione) ma anche corsi di degustazione, sito internet dell’azienda con le caratteristiche dell’aggiornamento costante e quindi la possibilità per gli utenti di essere sempre informati sull’olio e sugli altri prodotti.
5.contatto con altre aziende del settore, sia regionali che nazionali
6.proposte/valutazione di partecipazione a consorzi ed iniziative altrui
7.proposta di partecipazione al social network realizzato
8.promozione di eventi congiunti

In questo modo, attraverso la presenza articolata in fiera, Sottomuro lavora da un lato per l’incremento delle vendite, dall’altro per assurgere a quel ruolo di innovatore finora prospettato, sulle tematiche della promozione del prodotto, del territorio e della Regione Puglia.
L’impegno richiesto, limitato in termini di dispendio di energie e risorse, offre però la possibilità di un alto ritorno d’immagine e di vendite, aggiungendo un aspetto tutt'altro che secondario.
Ragionando in termini di comunicazione integrata infatti, la forte portata innovativa della quale l’azienda si fa portatrice permette alla stessa di acquisire una posizione rilevante e trainante, non solo rispetto alle altre aziende del settore, ma anche nei confronti degli enti Pubblici e delle realtà commerciali locali.

Un’azienda innovatrice, produttrice di prodotti di alta qualità, si trova quindi ad interagire in via preferenziale con i primi, auspicando ad un ruolo di traino riconosciuto, ma anche con realtà commerciali come ad esempio i ristoratori pugliesi, con i quali diventa così possibile proporre percorsi di degustazione, forniture, sponsorizzazioni. La prima opzione guarda ad una stretta integrazione fra ristoranti e prodotti locali che, se adeguatamente pubblicizzata, può portare ad una forte valorizzazione sia del ristorante proponente sia dell’azienda. Si pensi ad esempio alla fornitura di olii diversi da abbinare a piatti diversi, con la possibilità di degustare ed acquistare quanto assaggiato direttamente nel ristorante.
La seconda opzione, più prettamente commerciale, permette di guardare alla stipula di nuovi contratti commerciali di fornitura del prodotto principale (e in seguito ad una sperimentazione con le nuove produzioni), in grado da garantire abbinamenti fissi.
La terza opzione infine è inerente la possibilità per l’azienda di promuovere percorsi, manifestazioni, concorsi serate gastronomiche a tema da realizzare congiuntamente con il ristorante e dalle quali nasca una diversificazione dell'impegno del ristorante stesso, ora impegnato nella realkizzazione anche di eventi che permettano, congiuntamente all’obiettivo aziendale, di ampliare il proprio pubblico, stimolare nuove fasce, andare incontro alle esigenze di qualità, aumentare i guadagni.

Quelle appena indicate sono solamente alcune delle possibili iniziative da realizzare, tutte basate op che comunque prendono il via da una nuova concezione della comunicazione aziendale, e che guardano ad un modo nuovo per l’impresa anche di piccole dimensioni di stare sui mercati: del prodotto, delle relazioni commerciali e sociali con il territorio, della comunicazione.







Per quanto riguarda la seconda tipologia di iniziative si guarda invece, come evento paradigmatico, a forme consortili che mettono insieme aziende e PA al fine di promuovere i territori produttori di olio extravergine d’oliva e tutti i soggetti attivi all’interno della filiera produttiva.
Di particolare rilevanza appaiono quelle iniziative che coinvolgono gli enti locali, in virtù dell’attività di traino e di guida che possono avere, coinvolgendo non singoli soggetti ma ampie fasce di soggetti attivi nel territorio.


Si ripresenta quindi il ruolo auspicato, per una moderna azienda pugliese, di traino, in grado non solo di organizzarsi autonomamente ma anche di muovere le istituzioni, facendo valere peso politico e commerciale al fine di creare ulteriori connessioni di stampo anche culturale.
Deve essere letta in quest’ottica anche la spinta alla partecipazione, per il comune di Modugno, all’iniziativa “Città dell’Olio”.
L’associazione nazionale “Città dell’olio” riunisce Comunità Montane, Camere di Commercio, Provincie e Comuni a chiara vocazione olivicola, per promuovere l’olio extravergine di oliva ed i territori di produzione, riconoscendone il fondamentale ruolo della tradizione agricola, alimentare e culturale. Il compito dell’Associazione è chiaro: divulgare la cultura dell’olivo e dell’olio di oliva di qualità, tutelare e promuovere l’ambiente ed il paesaggio olivicolo, diffondere la storia dell’olivicoltura, garantire il consumatore attraverso la valorizzazione delle denominazioni di origine, l’organizzare eventi, l’attuazione di strategie di comunicazione e di marketing.


Sorvolando al momento sulle attività amministrative che l’ente Pubblico è chiamata a svolgere, l’azienda potrebbe farsi promotrice dell’iniziativa, raccogliendo attorno a se e anche grazie all’ampio numero di partecipanti all’oleificio cooperativo di Modugno, un ampio numero di produttori interessati e con spiccata vocazione al marketing e alla promozione.
Ciò che è importante sottolineare di questa iniziativa auspicata è che il valore aggiunto legato ad una partecipazione non sarebbe solamente per i produttori, ma per tutto il territorio, ora inserito in programmi nazionali di valorizzazione.
Esempio lampante di quanto sostenuto è offerto dalla Toscana ed in particolare dalla provincia di Siena. In questa zona infatti anche le più piccole aziende produttrici partecipano a manifestazioni nazionali (come la settimana dell’olio che si tiene nel capoluogo di provincia presso l’enoteca italiana), promuovono il proprio prodotto creando eventi ad hoc, unendo la produzione di qualità ad una spiccata vocazione commerciale e turistica che permette di offrire ai pubblici pacchetti di prodotti di tipo non solo consumabile o transitorio, ma anche emotivo lavorando cioè sull’abbinamento fra emozioni, esperienze uniche e durature e prodotti consumabili.
Affascinare il cliente con prodotti che egli leghi nella memoria e nelle pratiche a luoghi magnifici, ad esperienze uniche fatte, permette di indurre e rafforzare il bisogno di quel prodotto.

È in quest’ottica che il comune di Modugno si può proporre come capofila di una serie di aziende, piccole ma attive, in grado di sostenere e partecipare attivamente all’iniziativa. Questa prospettiva inoltre consente di individuare il punto finale della presente fase della ricerca, costruendo un piano di comunicazione rivolto alla realizzazione e promozione di percorsi che siano insieme di degustazione e di scoperta del territorio, e in virtù del quale la presenza di un ente consorziato garantirebbe sicuramente supporto, risorse e visibilità maggiori, proprio a conferma della necessità di integrazione sistemica fra i soggetti del territorio.




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sabato 14 giugno 2008

Progettazione iniziative di promozione

Pensando sempre alla cittadinanza che beneficia dei prodotti locali dell’azienda Sottomuro, e rimanendo fermi sull’intenzione di ideare soluzioni comunicative e promozionali rivolte alla comunicazione diretta, si è scelto di progettare una serie di eventi pubblici.
Obiettivo di questo step della ricerca è:

  • creare eventi che abbiano ampia risonanza locale
  • creare eventi partecipati da tutta la cittadinanza
  • contaminare promozione die prodotti e altri tipi di attività (con particolare attenzione a quelle attività sportive che fanno bene alla salute, così come l’olio stesso).

Questo passaggio è funzionale all’ultima fase di progettazione per la comunicazione integrata e che consiste, come vedremo in seguito, nella realizzazione di un vero e proprio percorso di degustazione fra le risorse architettonico-storico-culturali del territorio.

Si è pensato di agire su due linee:
concorsi, rivolti a gruppi differenziati di utenti potenziali,
tornei a tema

Nel primo caso ci si riferisce a concorsi fra soggetti che in qualche modo hanno a che fare direttamente con l’olio extravergine d’oliva, e quindi cuochi, ristoratori, artisti.

Nel secondo caso ci si riferisce a tornei o competizioni sportive che prendano l’olio come pretesto o spunto, con l’intenzione di valorizzare i poteri benefici che il prodotto ha per la salute dell’uomo, e che si svolgano nei luoghi dove l’olivo viene coltivato e prodotto l’olio.

Rientrano nella prima tipologia di interventi il concorso “Apprendisti….Cuochi”, “Abbinamenti creativi”.
“Apprendisti….Cuochi” è un concorso rivolto a giovani cuochi chiamati a cimentarsi nella preparazione di piatti utilizzando i prodotti tipici e quindi fra questi soprattutto l’olio extravergine d’olivo. I giovani cuochi, appartenenti a scuole ed accademie ma anche autodidatti, saranno invitati a realizzare una portata per comporre un intero menù pugliese, non solo usando ma valorizzando al meglio l’olio e le sue proprietà di legarsi con alcune preparazioni. La manifestazione, che si svolgerà in luogo pubblico per permettere alla cittadinanza di asisstere e scoprire dal vivo le ultime trovate in fatto di enogastornomia, costituisce l’evento principale nella creaizone di un’iniziativa che comunque preveda anche un convegno sulle proprietà e gli usi possibili dell’olio extravergine d’oliva. Ma non solo. Rientrano in questo evento anche una tavola rotonda dedicata a ristoratori, chiamati a conversare sulle possibili differenti modalità d’impiego del prodotto, nonché sulla rilevanza che la scelta di a,alimenti sani e genuini possono avere nella preparazione di piatti tipici, ma non solo, e su come questa scelta permetta di effettuare un servizio di qualità.
La manifestazione, della durata di una intera giornata, si conclude con la degustazione in piazza dei piatti preparati dai cuochi partecipanti al concorso e con la distribuzione di materiale informativo sui benefici dei quali l’olio extravergine è portatore.

Tipologia d’intervento analoga è rappresentata da “Abbinamenti creativi”, concorso-manifestazione enogastronomica rivolta a ristoratori, creativi, sperimentatori, cuochi dilettanti chiamati a presentare alla platea le migliori creazioni in grado di legare ed abbinare l’olio extravergine d’oliva con altre tipologie di cibo, sia locali sia etniche. Anche questa manifestazione si intende accompagnata da un convegno di apertura e dalla promozione di un uso consapevole di prodotti pugliesi di qualità.

Obiettivo tutt’altro che secondario di questa manifestazioni progettate è di portare i diversi momenti che compongono l'iniziativa in luoghi differenziati del territorio, al fine di rendere visibili e praticabili spazi, beni, risorse del territorio che non sono valorizzate o sono scarsamente conosciute e vissute della cittadinanza.
E proprio questo aspetto costituisce una prima fase della creazione di quegli eventi integrati che uniscono nella stessa fase di promozione e comunicazione risorse del territorio e prodotto.
Attraverso la promozione dell’olio extravergine d’oliva, attraverso la dimostrazione di suoi possibili usi si lavora per proiettare la gente nei luoghi da riscoprire della città, e viceversa. Questa tipologia di iniziative sono rivolte all'intera cittadinanza, come spettatori, ma sono anche delle iniziative da promuovere a beneficio dei turisti, sfruttando preferibilmente il periodo estivo e la loro presenza sul territorio.

Infine occorre sottolineare che queste iniziative possono ulteriormente beneficiare della nettissima vicinanza fra il territorio di Modugno e le risorse religiose, ambientali e paesaggistiche dei comuni limitrofi, ad ulteriore conferma che le iniziative proposte vanno sempre necessariamente intese in una prospettiva sistemica che permetterebbe di ampliarle e potenziarle.



Nel secondo caso ci si riferisce a tornei o competizioni sportive che prendendo l’olio come pretesto o spunto si svolgono nei luoghi dove l’olivo viene coltivato e prodotto l’olio. Sarà così possibile realizzare tornei di calcio giovanile, di respiro internazionale, al fine di avvicinare i più giovani ad un'alimentazione corretta e alla tutela, anche attraverso la corretta alimentazione, della propria salute.
Ma soprattutto si guarda ad una serie di iniziative sportive da svolgere direttamente nella campagna caratterizzata dagli oliveti: gare podistiche e gare ciclistiche.

Gara di ciclismo che si svolga all’interno dei terreni dove si coltiva l'ulivo, passando per la rete viaria che collega i frantoi della zona. La gara ciclistica permette al pubblico cittadino di vivere la campagna, posizionandosi lungo tutto il percorso e permette quindi di renderlo conforme a quanto si vuole valorizzare e promuovere. Il percorso stesso si può infatti snodare lungo le vie che portano e costeggiano i luoghi di interesse artistico-culturale che si intende valorizzare.
Obiettivo di questa manifestazione va sempre ricercato nell’intenzione di promuovere, al temo stesso, prodotto e territorio.

Altra iniziativa può essere individuata nell’istituzione di una serie di “passeggiate” fra gli ulivi, in grado di proporre, con cadenza bisettimanale, delle visite guidate alla campagna e ai monumenti ivi presenti. Questa esperienza costituisce il punto definitivo di contatto fra prodotto e territorio, poiché attraverso percorsi di riscoperta della filiera dell’olio extravergine d’oliva permette di guidare il pubblico, generalista o targettizzato, alla scoperta di luoghi e monumenti. In questo modo, ad esempio, sarebbe possibile vistare quanto i frantoi moderni, sia quanto rimane degli antichi frantoi sia ancora le coltivazioni delle aziende che parteciperanno al progetto. Ma soprattutto, in base alle adesioni, sarà possibile individuare dei monumenti da inserire nel percorso e nei pressi dei quali andranno realizzati dei punti di degustazione dei prodotti tipi, prodotti dalle aziende loicali, e centrati sull'olio.



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venerdì 13 giugno 2008

Progettazione corsi degustazione olio extravergine

Parallelamente ad attività rivolte alle scuole nelle quali si richiede una partecipazione particolarmente attiva e produttiva delle classi coinvolte nei progetti al fine di produrre qualcosa in proprio, ho previsto e progettato iniziative parallele di stampo più direttamente didattico.

Si tratta di due tipologie di corsi. Il primo consiste nella realizzazione di un percorso di degustazione dell’olio.
Il secondo invece è un corso, sempre rivolto alle scuole, di educazione al consumo.

Il corso di degustazione ha l’obiettivo di valorizzazione e promuovere uno dei più importanti prodotti di qualità dell’enogastronomia di casa nostra, attraverso incontri con esperti che svelano i segreti dell’oro verde. Un corso di degustazione in genere è così strutturato: al momento di teoria, durante cui vengono presentate le tecniche di coltivazione e di produzione, le diverse tipologie di olive, le caratteristiche organolettiche e nutrizionali dell’olio, insomma, vengono indicate tutte le “cose da sapere”, segue la parte più interessante e più divertente, la degustazione, anche in abbinamento a piatti tipici.

Esempio dell’organizzazione di un corso di degustazione:

L’obiettivo del corso è di descrivere le caratteristiche positive dell’olio extra vergine di oliva attraverso degustazioni guidate di oli provenienti da tutte le principali località produttive dell’Italia.

Ogni lezione sarà suddivisa in due parti :
1) Parte teorica durante la quale verranno affrontati tutti i principali argomenti riguardanti l’olio extra vergine di oliva con il supporto multimediale.
2) Parte pratica di degustazione dei diversi oli

Argomenti trattati e strutturazione prima lezione:
Storia dell’olio e dell’olivo pugliese
Confronto con olivi di altre zone d'Italia
Descrizione delle caratteristiche dell’olio extra vergine, dei difetti e della tecnica di assaggio ufficiale
I fattori responsabili della qualità dell’olio d’oliva
Come è costituito un panel test
Abbinamento e degustazione olio- cibo
Degustazione oli e compilazione scheda assaggio
Seconda lezione:
Principali analisi chimiche dell'olio extravergine d'oliva
L’oliveto, scelte e problematiche ambientali ed agronomiche
I marchi comunitari europei : dop, igp, biologico
Come ottenere e come conservare un olio di qualità
Degustazione oli e compilazione scheda assaggio
Terza lezione:
Cenni di agronomia
Olio e salute
Olio e frittura
L’etichetta e i parametri qualitativi
Come leggere una etichetta
Degustazione oli e prodotti tipici, compilazione scheda assaggio

Questo tipo di corso è perfettamente in linea con quanto proposto nei punti precedenti e mira quindi non solo alla promozione del prodotto aziendale, bensì ad uno sviluppo e maturazione delle conoscenze e competenze sull’olio.

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Progettazione corsi educazione al consumo

A che cosa ci riferiamo quando parliamo di consumo consapevole?
Il consumo, prima di essere un argomento su cui riflettere, è un aspetto significativo della nostra vita quotidiana. La consapevolezza, invece, possiamo ricondurla a quella capacità di apprendere dalle diverse occasioni che l’esperienza ci offre nel corso della vita, imparando a non ripetere gli errori, a riconoscerli e prevenirli, e dunque a scegliere.

... Il consumatore consapevole possiede gli strumenti culturali che gli consentono di valutare diverse fonti d’informazione sapendole soppesare, confrontare e utilizzare nelle quotidiane situazioni d’acquisto e di consumo. ... Per educare i ragazzi a divenire consumatori consapevoli credo sia opportuno quindi puntare a promuovere la capacità di imparare a imparare e di saper predisporre chiavi e criteri di interpretazione. ... Proprio le merci possono essere il punto di partenza più stimolante di un discorso sui consumi alla portata di tutte le età, punto di partenza pratico e coinvolgente, capace di aprire pian piano una finestra, molte finestre, su un mondo complesso, per comprendere il quale sono necessari curiosità, motivazione e desiderio di conoscenza. ..."
Le conoscenze necessarie per adottare un’alimentazione equilibrata, la comprensione delle etichette, le informazioni sugli organismi geneticamente modificati, l’impatto ambientale degli imballaggi, l’interdipendenza economica e commerciale tra il nord ed il sud del mondo, la decodifica del linguaggio pubblicitario: sono questi alcuni fra i temi da proporre alle scuole per realizzare specifici percorsi educativi.

Il corso proposto verterà sulle seguenti tematiche:
distribuzione delle risorse produttive,
produzioni locali
produzioni etiche
rispetto dell’ambiente
etichettatura
quantità e qualità dei prodotti
il biologico
strategie d’acquisto

Per un’approfondita analisi dei migliori percorsi di educazione al consumo non si può che rimandare ai progetti realizzati da UniCoop: QUI
I saperi di un consumatore consapevole: QUI

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giovedì 12 giugno 2008

Progetto - Adotta un ulivo

Obiettivo:
Obiettivo primario consiste nello sviluppo di conoscenze sulla produzione dell'olio extravergine d'oliva, in tutte le sue fasi. Obiettivo secondario consiste nello sviluppo di conoscenze sulla campagna, sull'educazione ambientale, sulle possibilità di sviluppo sostenibile. Obiettivo terziario. Sviluppo di abilità comunicative finalizzate alla narrazione delle competenze acquisite.

Sviluppo: ogni classe coinvolta nel progetto dovrà simbolicamente adottare un albero d'ulivo (all'interno della proprietà dell'azienda proponente, ma meglio se uno per ogni azienda diversa) al quale attribuirà un nome, ne studierà l'età e le caratteristiche contestualizzandolo nella forma di coltivazione nella quale si trova (monocoltura, mista, etc.).
Si procederà allo studio dell'intera filiera produttiva dell'olio extravergine d'oliva, partecipando attivamente alle varie fasi fino alla produzione finale del prodotto.

Attività: proiezione di un documentario sulla produzione e sulle caratteristiche dell'olio extravergine d'oliva. Individuazione dell'azienda all'interno della quale adottare l'ulivo e conseguente visita guidata. Incontri con esperti del settore (agronomi, biologi). Interviste a contadini. Interviste a commercianti.

Azioni richieste: partecipazione alle varie fasi della filiera produttiva, fino al momento della produzione dell'olio presso l'Oleificio Cooperativo di Modugno. Realizzazione di un prodotto multimediale volto alla promozione dell'olio extravergine d'oliva. Promozione del prodotto.

Prodotto finale: campagna di comunicazione multimediale per la promozione dell'olio extravergine d'oliva.

Promozione: da effettuare a mezzo web sul sito di social network allestito.


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Progetto - Adotta un monumento

Obiettivo:
Obiettivo primario consiste quindi nello sviluppo di approfondite conoscenze sui monumenti e sui prodotti locali. Obiettivo secondario è lo sviluppo di abilità comunicative e progettuali.

Sviluppo: ogni classe coinvolta nel progetto dovrà scegliere un monumento che si trova nella campagna di Modugno. Il monumento adottato diverrà oggetto di studio, nella prospettiva di scoprirne caratteristiche, sviluppo, periodo storico, stile, caratteristiche artistiche, stato attuale, cura e manutenzione, integrazione nel territorio, significatività nel contesto cittadino.

Attività: proiezione di un documentario comprendente i principali monumenti adottabili del Comune di Modugno; scelta del monumento e prima visita guidata. Studio del monumento e analisi delle fonti storiche che lo riguardano. Individuazione di un percorso turistico in grado di legare, per motivazioni e spendibilità, il monumento con il prodotto da promuovere (olio extravergine d'oliva). Incontri con esperti di storia locale ed amministratori pubblici.

Azioni richieste: partecipazione visite guidate, studio del monumento, sopralluoghi, ricerca sul prodotto da abbinare al monumento, realizzazione materiale multimediale, assemblaggio progetto, promozione e pubblicazione del lavoro finale.

Prodotto finale: campagna di comunicazione multimediale per la promozione di un percorso turistico alla scoperta del monumento adottato, che comprenda la degustazione di prodotti tipici.

Promozione: da effettuare a mezzo web sul sito di social network allestito.

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Progettazione comunicazione nelle scuole

Per un'azienda di piccole dimensioni promuovere il proprio prodotto potrebbe apparire come un'attività legata esclusivamente ad un aspetto commerciale, ma questa oggi risulta una prospettiva decisamente superata. Le moderne imprese sono infatti chiamate ad avere un ruolo ben diverso e trainante rispetto al territorio e, talvolta, anche rispetto agli enti locali.

È per questo motivo che la presente ricerca si è soffermata sullo studio di quali possano essere le vie per effettuare una promozione del prodotto:

  • diffusa
  • capillare
  • diversificata
  • integrata.

Per fare questo si è pensato di mettere a punto una serie di iniziative che Sottomuro potrebbe realizzare, con particolare attenzione all'aspetto metodologico che sta alla base della progettazione e, in misura ancora maggiore a come queste iniziative siano facilmente esportabili e replicabili da altre aziende e realtà, al fine di creare una serie di fomat e di modelli esportabili e replicabili.

Pensando ad esperienze che possano avere ricadute sul territorio e sulla cittadinanza del territorio il primo soggetto da coinvolgere è individuabile nelle scuole del comune. Questa scelta è legata anche alla necessità di formare una cittadinanza consapevole in grado di gestire i consumi oltre i rapporti sociali, e che abbia un approccio costruttivo e consapevole al territorio.
Portare dei progetti nelle scuole significa formare la cittadinanza di domani, educare a valori ai quali gli adulti di oggi sono arrivati solamente con gli anni e che invece nella moderna società dell'informazione risultano imprescindibili.
La scelta è avallata dalla maggioranza degli enti locali e degli enti di categoria che investono in maniera sempre più massiccia nella formazione degli studenti, arricchendo il percorso formativo tradizionale. Non è un caso che una delle più ampie campagne sviluppata a livello nazionale dalla Coldiretti, “Campagna Amica”, sia rivolta agli studenti delle scuole.

In particolare, per promuovere l'educazione al consumo, ed in particolare per educare all'uso corretto dell'olio extravergine d'oliva, si è reputato indispensabile legare questo prodotto al territorio, e quindi alla campagna in generale, e alla realtà di Modugno, in particolare, data la grande ricchezza di monumenti, reperti storici, risorse ambientali e paesaggistiche che si trovano immediatamente fuori dal paese.
Questa scelta da inoltre la possibilità di legare in maniera sia concettuale che visuale il prodotto alla specificità locale; ma permette anche di creare dei percorsi volti a far conoscere agli studenti al meglio il territorio nel quale vivono, sviluppando ampia consapevolezza e, di conseguenza, una forma di interesse e potenzialmente di impegno per le risorse locali, molto spesso trascurate o guardate con sufficienza o indifferenza.

Si tratta quindi di creare percorsi di sensibilizzazione verso le specificità locali, che rappresentano nella scuola moderna parte fondamentale dell'educazione civica che si insegna agli studenti.
Quelli progettati non sono infatti dei corsi di educazione alla salute che si limitino a spiegare i benefici accertati legati al consumo di olio extravergine di buona qualità.

Quello proposto è un approccio interdisciplinare che mira a valorizzare:
1.l'educazione al consumo
2.l'educazione artistica
3.l'educazione civica ed ambientale
4.la storia
5.le abilità visuali
6.le abilità tattili
7.le dinamiche prosociali.

1)come si consuma l'olio. Quali sono le sue caratteristiche. Qual'è la filiera produttiva. Quali sono le norme etiche di produzione sostenibile. Come il prodotto deve arrivare al consumatore. Norme di etichettatura e garanzia del consumatore.
2)Scoperta dei monumenti e delle risorse artistiche del territorio. Percorsi guidati, virtuali e fisici, per visitare le bellezze che si trovano nel territorio. Studio degli stili architettonici sviluppatisi nel territorio e oggi sopravvissuti. Analisi del territorio e del suo strettissimo legame con l'ulivo.
3)Rispetto dell'ambiente. Sviluppo sostenibile. Tutela della campagna. Sviluppo urbano sostenibile
4)Recupero delle tradizioni storiche e della storia di Modugno, attraverso studio dei monumenti. Ricostruzione della storia. Analisi dello sviluppo. Modugno nella Grande Storia.
5)Visite guidate ai principali monumenti della zona. Analisi delle rappresentazioni storiche che ritraggono Modugno. Ma anche fase attiva: produzione di rappresentazioni dei monumenti. Rivisitazione creativa. Analisi dello stato dell'arte nella manutenzione e valorizzazione dei monumenti
6)Riscoperta della campagna. Partecipazione, anche simbolica, alle attività di produzione dell'olio lungo tutta la filiera produttiva.
7)Interazione con studenti di ogni ordine e grado. Interazione e collaborazione con i lavoratori della campagna.
Alla luce di ciò possono nascere una serie di progetti da portare nelle scuole, di ogni ordine e grado diversificandoli, che si muovo lungo due poli: da un lato il prodotto e dall'altro il territorio.
Nel primo caso ci si indirizzerà verso un avvicinamento degli studenti alla realtà agricola e della campagna al fine di avvicinarsi prevalentemente alla filiera produttiva, dall'altro ci si orienterà verso un progetto di riscoperta del territorio che sposi gusto dell'olio e monumenti.

Di seguito due possibili progetti.




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Dalla comunicazione globale a quella locale

Dopo aver analizzato soprattutto gli aspetti legati alla comunicazione rivolta a progetti esterni, quindi una comunicazione su scala globale si passa alla fase di progettazione di una serie di iniziative da realizzare concretamente.
Questa necessità è legata all'obiettivo della presente ricerca di progettare iniziative di comunicazione integrata che quindi comprendano sia attività prettamente comunicative (da valorizzare nel duplice aspetto di vetrina e valorizzazione di quanto fatto e quindi cassa di risonanza, ma anche come attività vere e proprie), sia attività progettuali ed operative rivolte, e che al tempo stesso coinvolgano, la cittadinanza.
Obiettivo finale è quello di creare un pacchetto di iniziative innovative da suggerire alle aziende e che siano realizzabili sia in proprio sia in accordo e collaborazione con altri soggetti del territorio.

E per questa ragione si progetteranno ora soluzioni volte a coinvolgere i vari soggetti quali ad esempio la cittadinanza, le scuole, gli enti locali, le aziende private.
obiettivo di questa fase, che costituisce una parte integrate del progetto di comunicazione integrata, è realizzare delle iniziative promozionali per l'azienda, ma anche culturali e sociali in grado di concorrere alla promozione dell'olio extravergine di oliva, alla sua valorizzazione congiuntamente alle risorse territoriali.
La differenza rilevante rispetto alle iniziative di stampo comunicativo precedentemente promosse consiste nel fatto che si tratta di attività con ricaduta immediata sulle quali sarà necessario avere un feedback immediato.
Quanto segue è quindi rivolto alla creazione, in primis fra i potenziali clienti/utenti, di percorsi di scoperta del prodotto e, congiuntamente, del territorio che siano veri e propri percorsi di alfabetizzazione alle risorse locali. Questi sono finalizzati alla valorizzazione delle risorse, ma anche alla creazione di una consapevolezza dei punti di forza, dei prodotti di qualità e dei valori sui quali eventualmente investire.
Questo aspetto riguarda, almeno inizialmente, la dinamica individuata precedentemente come locale anche se i due aspetti sono difficili da tenere separati.

Appunto di metodo fondamentale e prioritario consiste nell'intenzione di incidere su tutta la popolazione locale che, anche in virtù delle dimensioni dell'azienda Sottomuro, costituisce sicuramente il bacino d'utenza potenziale privilegiato. Ma non solo.
Agire con progetti concreti e visibili, ben pubblicizzati e che abbiano come proprio oggetto il territorio, permette anche all'azienda che se ne fa ideatrice e promotrice di assumere un ruolo diverso nelle dinamiche economiche, sociali, culturali e commerciali locali poiché, agisce da innovatrice e funge da traino nelle attività di promozione del territorio che, è bene ricordarlo, è quello di una piccola realtà della provincia di Bari e quindi solo negli ultimi tempi si sta affacciando alla promozione territoriale.
Significativi sono, al riguardo, due fatti.
In primo luogo l'esistenza di un oleificio cooperativo che riunisce numerosissimi piccoli produttori e che, oltre a permettere di presentarsi sul mercato con una forza ed un potere contrattuale differenti, offre la possibilità di creare iniziative strutturate e che non gravino tutte sulle spalle di un'unica azienda. D'altra parte la partecipazione a fiere nazionali e campagne nazionali promosse da altri enti come ad esempio la Coldiretti di aziende di medie piccole dimensioni del territorio di Modugno. Ciò denota una crescente attenzione verso l'innovazione, la promozione e la valorizzazione die prodotti locali, che iniziano finalmente ad essere percepiti come potenziale elemento trainante, anche se prodotti da realtà imprenditoriali di dimensioni ridotte.

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mercoledì 11 giugno 2008

Educazione al consumo

Come accennato nella misura precedente, inizia ad emergere il ruolo assolutamente rilevante che l’educazione al consumo ha. Questa rilevanza va di pari passo con la constatazione che non solamente attraverso la rete internet è possibile ed auspicabile promuovere il prodotto dell’azienda.
Le attività che si stanno proponendo rientrano in una strategia di comunicazione integrata e di uso massivo della rete internet, ma la ricerca non si limita a ciò.
Risulta infatti necessario anche progettare una serie di attività che, parallelamente a quelle condotte online, vengano realizzate fuori dalla rete. Ed è quello che nei prossimi punti verrà fatto.
Un punto di contatto fra le due linee di ricerca che concorrono a caratterizzare la presente ricerca può essere costituito proprio dall’educazione al consumo, poiché questa pratica fornisce lo spunto per creare percorsi, pratiche, strategie e progetti che l’azienda può realizzare sia in rete per comunicarli, sia fuori dalla rete e quindi praticamente.

In particolare in questo secondo caso si pensa in questa sede ad un’azienda che idei e promuova nelle scuole del territorio progetti di educazione al consumo. La rete internet, e la consumazione in rete, può servire quindi per offrire adeguata copertura mediatica ai progetti, per finalizzare il futuro lavoro degli studenti, per fare informazione, per fare informazione etica e responsabile promuovendo un approccio sostenibile al consumo.
Prima di analizzare questi progetti occorre soffermarsi brevemente proprio sull’educazione al consumo, che se ben comunicata può rappresentare il valore aggiunto dell’azienda. E in quest’ottica rientrano le iniziative comunicative in tema di educazione al consumo e consumo sostenibile.
Acquisire un ruolo trainante al riguardo, promuovere consumo e produzione etici, valorizzare la conoscenza del prodotto significa anche porsi in maniera diversa sul mercato, e ciò in un mondo globale risulta molto importante perché permette di creare una forte differenziazione rispetto ai competitors. La produzione etica, e lo sviluppo di pari passo di percorsi di educazione al consumo, si sposano del resto altrettanto bene con un tipo di consumo molto particolare qual è quello della Sottomuro, e come lei di tante altre piccole aziende che vivono di un commercio con vendita diretta basato interamente sulla fiducia verso il produttore e sull’alta qualità mantenuta in maniera naturale. Ma non basta. L’educazione al consumo e la produzione etica sono centrali in una fase di mercato nella quale i consumatori, subissati di offerte differenziate e parimenti spesso spaventati dai sempre più frequenti disastri ambientali e contaminazioni alimentari, ricercano con insistenza garanzie di produzione di alta qualità e sostenibilità.

In quest'ottica, come primo passo prima di passare ad altri progetti, si individua come necessaria la creazione da parte dell’azienda di una guida “Educazione al consumo” e di una guida “Consumo etico e sostenibile” da diffondere attraverso il sito internet. Obiettivo è assurgere ad azienda primaria, innovatrice e che detti le linee di sviluppo diventando punto di riferimento non solo nella fase di produzione e di commercializzazione dell’olio extravergine d’oliva, ma in tutta la filiera produttiva moderna.
Questa situazione darebbe grande vantaggio competitivo anche nei confronti di compratori esterni, istituzioni pubbliche ed enti privati chiamati ad investire in prodotti di qualità.
Infine la realizzazione delle due guide, di qui a breve progettate, permetterebbero l’allacciamento di relazioni commerciali, ma non solo, con soggetti di notevole rilevanza nazionale da tempo impegnati in questa attività di formazione e comunicazioni, quali ad esempio la Coop.


L'educazione ai consumi è uno dei cardini delle politiche di difesa e protezione dei consumatori, sia a livello europeo sia a livello mondiale. Per questa ragione l'Unione Europea ha stimolato e valorizzato le iniziative nei Paesi membri, con l'obiettivo di aiutare i giovani ed acquisire informazioni e comportamenti consapevoli nella gestione delle risorse, dei beni e dei servizi. Tali azioni hanno anche lo scopo di render consapevoli i giovani (oltre che gli adulti) dei loro diritti e del loro di potere di utilizzarli per modificare, orientare il mercato e, se occorre, difendersi da esso.
Nel corso degli anni, la cosiddetta consumer education è passata dalla fine pionieristica degli anni '60 al consumerismo degli anni '70, dall'attenzione agli aspetti ecologici del consumo ('80) alla centratura sulla sicurezza ('90).
Oggi siamo alla fase della cittadinanza attiva, che prospetta, per il cittadino, un ruolo di partecipazione, responsabilità e senso critico di fronte a un mercato globale sempre più forte, che influenza la sfera economica, ma anche la cultura e la società.
Ma che cos'è in concreto un'animazione sul consumo consapevole?
Scopo dell'educazione al consumo è sollecitare atteggiamenti di consumo critico e responsabile che tengano conto del proprio rapporto con il mondo dei consumi e delle motivazioni che determinano le preferenze individuali.
Si invitano i consumatori a interrogare i prodotti di consumo per tracciarne la provenienza, le funzioni, i criteri con cui sono imballati e presentati, la quantità e qualità di forza lavoro impiegata per ottenerli, l'impatto che possono esercitare sul nostro benessere e sulla salute dell'ambiente.
Il metodo utilizzato durante i laboratori prevede il coinvolgimento attivo dei ragazzi che, incoraggiati attraverso tecniche e strategie partecipative, possono costruire e accrescere le proprie competenze sulla base degli stimoli ricevuti e delle riflessioni maturate.
Punto forte delle attività è proprio l'intervento in prima persona dei ragazzi, che possono dedicarsi alla realizzazione di un orto biologico, mettere a confronto alimenti ed etichette, ricostruire il ciclo dell'acqua riconoscendone la natura di risorsa finita, intervistare i clienti di un supermercato per sondare l'opinione e il livello di informazione sugli organismi geneticamente modificati, imparare a identificare le spezie attraverso i sensi, scoprire alcuni meccanismi degli spot pubblicitari guardandoli da dietro le quinte e realizzandone di propri, oppure, attraverso specifici giochi di ruolo, mettersi nei panni dei coltivatori del Sud del mondo per esplorare le dinamiche che regolano il commercio internazionale.
E' negli anni '80, in seguito al forte sviluppo dei consumi, che Coop comincia a promuovere esperienze formative rivolte ai giovani di tutte le fasce d'età. I ragazzi vivono in un mondo attraversato da intensi flussi comunicativi e da strategie informative che cercando di convincerli ad acquistare certi prodotti, a vedere o leggere certi film o libri, a pensare certe cose...Questi flussi condizionano la loro possibilità di comprendere la la realtà, esprimersi, comunicare.
Di fronte all'arcipelago di oggetti, sogni e bisogni indotti dalla pubblicità, l'educazione al consumo consapevole, allora diviene un'occasione per aiutare i ragazzi a diventare cittadini più consapevoli e consumatori critici che si guardano mentre scelgono, che conoscono le relazioni che collegano il sistema dei consumi con l'ambiente, la società, l'economia, l'etica. Dunque l'educazione al consumo consapevole è una scelta di metodo.

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Vetrina - Promozione eventi

Come appare ormai chiaro tutte le attività comunicative progettate sono di tipo convergente ed è quindi possibile da un lato visualizzarle sul sito/social network realizzato, e dall’altro rimangono fruibili anche in modalità esterna.

Disponendo di questa nuova piattaforma risulta possibile, all'insegna dell’integrazione, proporre ulteriori iniziative di comunicazione che siano in linea con lo spirito proposto dall’azienda Sottomuro.

Sarà ad esempio possibile promuovere campagne promozionali delle manifestazioni realizzate dall’azienda, ma anche dare visibilità a manifestazioni ed iniziative di altri addetti al settore, ed infine promuovere fiere, mostre, sagre e congressi realizzate da enti terzi.

L’obiettivo di questa azione è costruire una bacheca virtuale orizzontale e paritaria nella quale, in stile 2.0, ogni partecipante alla community sia abilitato ad inserire autonomamente le notizie e le iniziative al fine di promuoverle e creare partecipazione.
Questo percorso risulta, dal punto di vista della comunicazione, decisamente innovativo perché permette ad ogni utente della community di essere autore e promotore delle proprie iniziative, utilizzando lo spazio messo a disposizione dall’azienda (che diventa centro gestionale del network) come luogo di confronto ed, eventualmente, di miglioramento di pratiche ed offerte.

Questa dinamica non toglie spazio alla singola azienda ma permette al contrario di creare una sorta di portale informativo dal quale far passare le notizie riguardanti la produzione/promozione di olio extravergine d’oliva.

Chiaramente la potenzialità del mezzo ivi proposto crescono esponenzialmente al crescere dei partecipanti in quanto gli utenti, che diventano anche autori, costituiscono al tempo stesso anche il pubblico delle manifestazioni, iniziative e promozioni proposte. Se il sito-community diventa un punto di riferimento per gli operatori del settore il valore degli strumenti comunicativi presentati trae enormi benefici.

Ruolo di ulteriore rilevanza può assumere la possibilità integrata di promozione se i partecipanti sono tutti della medesima area geografica o, meglio ancora, se all’interno dello spazio generico del sito si sviluppano sottogruppi di discussione su base geolocalizzata. In questo modo è possibile, oltre che promuovere a livello locale fra aziende già in diretto contatto fra di loro, anche creare iniziative congiunte partendo dalla comunicazione via web, in grado di mettere in contatto anche piccole aziende, mediatori e piccoli imprenditori locali inizialmente scollegati. In questa maniera risulta evidente la prospettiva sistemica e globale del presente progetto che, pur partendo dalla singola azienda, mira a proporre un approccio e delle dinamiche che coinvolgano gli altri soggetti che vivono e condividono il territorio.

Se si ragiona sul fatto che la presente ricerca mira a promuovere prodotto e territorio o, meglio, prodotto all’interno del territorio nel quale viene creato, risulterà evidente come l’unione di più soggetti, competenze, risorse ed energie anche a livello locale possa costituire un ottimo punto di partenza per la creazione di percorsi di promozione che vadano oltre le consuete offerte commerciali o le semplici sagre & degustazioni che, in fin dei conti, si concludono nel momento stesso dell’assaggio. Diventa possibile promuovere eventi duraturi, articolati, estesi su tutto il territorio, continuamente aggiornati e che mirino, soprattutto, ad una forma di educazione al consumo del prodotto comunicato.
Vediamo ora come promuovere eventi generici sul sito, come promuovere eventi propri e come costruire insieme un evento da comunicare sul sito.

La tematica dell’educazione al consumo, sulla quale torneremo in seguito, riguarda uno die punti forti della presente ricerca, poiché proprio con i moderni mezzi di comunicazione, ed in particolare modo con quelli basati sul web, diventa oggi possibile segmentare e raggiungere tipologie di pubblico differenziate e rivolgersi a queste con una grande pluralità di linguaggi. Il risultato, ma anche l’obiettivo iniziale, è quello di creare un’esperienza di fruizione che vada oltre la specificità sincronica, e che diventi un’esperienza culturale, commerciale, culturale ben più ampia in grado di soddisfare non solamente i bisogni primari del consumatore ma anche quelle che sono, o che dovrebbero essere le sue necessità di capire e conoscere il prodotto e il territorio dal quale questo proviene, al fine di comprenderne al meglio valore, potenzialità e modalità d’impiego.

Questi ambiziosi obiettivi, sui quali il marketing e la comunicazione soprattutto pubblicitaria si impegnano sono perseguibili proprio con la comunicazione che, attraverso un sito partecipativo, una community ricca di materiali multimediali ed informazioni continuamente aggiornate possono fornire ad operatori del settore e a consumatori spunti di fidelizzazione, ma anche modalità di valorizzazione del prodotto e dell’esperienza d’acquisto, cosicché questa sia percepita come un’esperienza duratura e soprattutto tutt’altro che slegata dal territorio nel quale avviene.

A mo di ricaduta ciò significa anche che il prodotto, visto e fruito nel suo contesto, permette di attirare l’attenzione sul territorio dal quale proviene e, di conseguenza, sulle sue ricchezze e peculiarità che diventano così oggetto proprio di quell’attenzione che permette di estendere l'esperienza d’acquisto e di costruire una serie percorsi, stavolta non più solo di consumo, che riguardino direttamente il territorio.

Comunicare e promuovere l’olio extravergine d’oliva prodotto dall’azienda Sottomuro permette di calarlo, ad esempio, nella realtà dell’omonima località sito nel comune di Modugno, e da questo passaggio diventa possibile, per l’azienda, per gli enti pubblici e per gli altro operatori del settore, lavorare per la promozione e marketing del territorio arrivando a valorizzare le risorse ambientali (le lame, l’oasi faunistica), culturali e architettoniche (il casale di Balsignano e il villaggio del neolitico), religiose (la chiesa di san felice e la madonna della grotta) e così via.

Date le dimensioni ridotte dell’azienda proponente chiaramente questo tipo di attività richiedono lo sforzo congiunto di tutta una serie di soggetti, privati e pubblici, che però trarrebbero tutti uguale beneficio da un’adeguata valorizzazione del territorio che diverrebbe così spendibile non solamente da un punto di vista commerciale ma anche turistico, ambientale, culturale e paesaggistico.
Scarica il tutorial sulla possibilità di inserire eventi nel social network

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Rassegna stampa

Procedendo nell’analisi delle soluzioni comunicative progettate,si avanza ormai sulla strada dell’integrazione di vari strumenti e pratiche in un unico spazio comunicativo, come appunto quello innovativo del social network creato.
Il sito e le iniziative comunicative progettate hanno quindi un duplice obiettivo:

  • aggregatore e centro di competenze, saperi, informazioni, notizie e buone pratiche degli addetti ai lavori
  • vetrina dei progetti aziendali rivolta al pubblico di potenziali comunicatori

Come detto, inoltre, il sito è in grado di ospitare anche moduli esterni, ossia servizi realizzati in altro modo o per altri siti, che possono convergere grazie alle ampie possibilità di personalizzazione del sito stesso. È per questa ragione che risulta implementabile un servizio di rassegna stampa.

Durante la fase di studio delle risorse comunicative già disponibili in rete ho avuto modo di vedere che questo servizio è assolutamente trascurato e non presente in rete, quantomeno in italiano.

Realizzare una rassegna stampa permetterebbe di attirare utenti sul sito, fornire un servizio agli addetti ai lavori al momento mancante e quindi spendibile per acquisire posizioni di mercato primarie, ma anche di assurgere a quel ruolo di collettore e centro di smistamento di informazioni del settore del quale si è a lungo scritto.

Per creare una rassegna stampa digitale e testuale si è studiata una modalità che, tenendo presente le caratteristiche dell’azienda e i budget investibili da aziende piccole del territorio, possa ottimizzare al massimo energie e risorse. È per questa ragione che si opta per una gestione completamente informatizzata della stessa, avvalendosi anche in questo caso e in perfetto stile web 2.0 di un servizio web-based offerto da Google, sinonimo di affidabilità e di alta ed ottima indicizzazione dei contenuti online.

Per evitare di dislocare risorse umane dedicate al compito di lettura di supporti cartacei è infatti possibile impostare attraverso il servizio Google alert una serie di parametri in grado di selezionare fra le centinaia di fonti di censite ogni ora dal motore di ricerca Google tutte quelle notizie che hanno gradi di affinità con le parole chiave indicate.
Agendo in questa maniera diventa possibile selezionare l’area di interesse, ad esempio “agricoltura” o “olio extravergine” e ricevere in automatico tutte le notizie, fra quelle censite, che contengano la suddetta parola chiave.
La ricezione può avvenire in maniera differenziata, per email o per consultazione tramite web-browser. Ma ciò che risulta di maggiore interesse è la possibilità di passare dalla fase di ricezione e lettura alla fase di pubblicazione delle notizie che diventano un'applicazione inseribile direttamente in un sito internet e grazie al quale non solo è possibile leggere tutte le notizie riguardanti le parole chiave inserite, ma anche avere una rassegna stampa in continuo divenire, ossia aggiornata costantemente già all’interno del sito. Questa pratica è possibile grazie all’uso dei Feed Rss, che permettono di ricevere gli aggiornamenti, tramite abbonamento gratuito.

Ma cosa ricava l’azienda da questo servizio?
  • Centralizzazione dell’attenzione
  • Ruolo importante sul tema
  • Rafforzamento della comunità aggregata sul tema dell’olio extravergine d’oliva
  • Elevato numero di contatti
  • Diventa punto di riferimento
  • Attività di servizio fra addetti ai lavori
Scarica il tutorial per la creazione della rassegna stampa


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Creazione sito/social network

Si è scelto di sviluppare già on the web il progetto. Questa scelta impone la realizzazione di uno spazio web sul quale ospitare le diverse iniziative proposte, e che funga quindi dia collettore delle informazioni e delle soluzioni comunicative proposte per la promozione dell’olio extravergine d’oliva ma anche del territorio.
Attraverso questo spazio l’azienda Sottomuro può:
promuoversi,
promuovere il territorio,
promuovere i suoi prodotti,
fare da raccordo con altri soggetti del territorio,
diffondere immagine e informazioni sul prodotto,
raggiungere pubblici anche lontani,
aggregare competenze.



Questo spazio, che avrà le caratteristiche di un sito, doveva essere:
interattivo
aperto all’interazione fra utenti
modulare
facilmente aggiornabile

Si è scelto, in ragione di ciò, di creare uno spazio web che avesse le caratteristiche di una community o, meglio, di un sito di tipo 2.0 in grado di garantire le caratteristiche suddette ma anche una forte componibilità ed intercambiabilità degli elementi inseriti in pagina, la possibilità di iscrizione e di aggiornamento costante per tutti gli utenti, una forte facilitazione nella circolazione interna ed esterna dei documenti e dei contenuti creati.

La scelta è ricaduta su uno spazio che quindi permettesse pubblicazione di materiale, ma anche iscrizioni aperte, contatto ed espansione del numero die partecipanti, visualizzazione pubblica, implementabilità costante da parte di tutti gli utenti, che avranno a disposizione sia lo spazio comune condiviso sia alcuni spazi propri, come ad esempio un blog personale.
Si è scelto di utilizzare il servizio, interamente web-based, Ning.
Ning è una delle applicazioni più semplici da usare tra quelle che prosperano sotto l’ombrello del web 2.0. Talmente semplice che la prima richiesta, diretta e inequivocabile, è quella di dare un nome e un Url al proprio network. Il passo successivo è la creazione di un account personale, dopodiché il social network è cosa fatta. L’idea di base è quella di interagire con persone che abbiano gli stessi interessi. Non a caso, molti dei network di Ning sono dei veri e propri fan club, o la trasposizione 2.0 dei classici forum di discussione in cui ci si scambiano idee e informazioni su particolari temi. In realtà non c’è un motivo particolare per non dare vita ad un social network. Il punto è che un network creato con Ning dà l’idea di una maggiore personalizzazione: stuzzica la vanità di chi preferirebbe pubblicare un sito identitario con una forte interazione tra gli iscritti, senza però registrare un dominio, gestire un server, sporcarsi le mani col codice.
Il nuovo network creato con Ning richiederà in seguito un paziente lavoro di personalizzazione grafica. Per il momento basterà impostare i principali parametri richiesti, dopodiché si potrà in ogni momento rientrare nell’interfaccia di gestione del network, tenendo presente che Ning richiede ad ogni accesso anche al proprio social network di ripetere un login e di inserire anche uno speciale PIN di riconoscimento richiesto alla prima creazione del sito. Solo una volta effettuato l’accesso al social network (quello personale con Url http://ilmiosito.ning.com) si potrà accedere all’interfaccia di gestione di Ning, disponibile anche in italiano. Dal link Gestisci è possibile, nell’ordine, variare le informazioni principali del network (nome, descrizione, icona); invitare nuovi membri (con la facilità delle importazioni delle più diffuse rubriche di mail e webmail); modificare il Css del network (a partire da un tema predefinito a scelta, ma si può anche sovrascrivere un proprio foglio di stile); aggiungere caratteristiche particolari (blog, forum, media gallery, gestione eventi, etc.); gestire la privacy del network, le domande da fare ai nuovi iscritti, l’elenco delle attività più recenti e le traduzioni nella propria lingua (i testi sono tutti personalizzabili). Ning offre inoltre un discreto grado di integrazione con Flickr e con Facebook. Fin qui la parte di gestione del sito, dedicata all’amministratore.
I membri di un network Ning hanno molto meno lavoro: gli basta iscriversi e creare un proprio profilo. La pagina personale sarà sempre raggiungibile dal menu principale e permetterà di gestire le informazioni personali, di privacy e il tipo di notifiche via mail che si vuole ricevere dal network. Ogni membro ha diritto al suo blog, le sue foto, i suoi video. Si possono proporre eventi, interventi sul forum e annotazioni. La maggior parte degli strumenti utilizzabili carica un applet java che riproduce una finestra di esplora risorse, mentre per i video, le foto e la musica si possono anche importare URL generici o specifici di Flickr o YouTube.
Nulla vieta poi, a chi a creato un social network e a chi vi si è aggiunto, di iscriversi come membri in altri network basati su Ning. Nella pagina iniziale del servizio vengono proposti i network più quotati (si parla di migliaia di membri): stando a una stima di massima, i network finora creati sarebbero circa 230.000. Una bella cifra per un progetto che sta veramente decollando soltanto adesso (e del resto dietro le quinte c’è un certo Marc Andreessen).
Ning non è un’applicazione addictive come Flickr, YouTube o Anobii, ma con un po’ di impegno e motivazione da parte dei creatori di network, può diventare uno strumento utile se non indispensabile di confronto a distanza e di condivisione di informazioni. Uno strumento ideale per chi non si accontenta di abitare la rete, ma vuole costruirsi qualche stanza in più.
Scarica tutorial per creazione di un network su ning

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Comunicazione integrata

All’interno del progetto è arrivato il momento di progettare le diverse proposte comunicative che devono rientrare in un progetto di comunicazione integrata.
Punto di partenza necessario è la creazione di uno spazio web dal quale far partire, e al contempo nel quale far confluire, le attività proposte.
Per comodità iniziale si sceglie la forma del presente blog, ma solo per una fase illustrativa del progetto.

In realtà le attività proposte partono dall’assunto per cui sia necessario centralizzarle tutte in un unico spazio, seppur ricco di risorse provenienti dall’esterno e di applicazioni sviluppate e residenti su altri siti web. Questa logica, all’insegna del mash up ormai imperante in rete soprattutto in una prospettiva 2.0, permette di avere una base fissa del sito alla quale aggiungere via via funzioni; disponibilità questa che rimane a disposizione anche degli utenti.

Sarà quindi necessario passare da un sito che ha le caratteristiche di un blog ad un sito decisamente innovativo che abbia tutte le caratteristiche del social network, e che sia quindi:
• ad iscrizione aperta
• con possibilità di inserire nuovi amici
• con funzioni e servizi modulari
• a pubblicazione aperta

In questo modo sarà possibile beneficare della partecipazione attiva sia del soggetto proponente, e nel nostro caso l’azienda proponente Sottomuro, sia degli altri utenti.

Realizzato quindi il sito, basandosi sulla piattaforma Ning, che permette di creare social network, sarà possibile ragionare su cosa inserirvi all’interno.

La logica per la quale si fa questa scelta è legata alla base del presente progetto di ricerca, ossia la volontà di legare la produzione dell’azienda di olio extravergine d’oliva alle risorse e ricchezze ambientali creando sin da principio modelli comunicativi e promozionali che siano esportabili. Si reputa quindi opportuno creare esperienze comunicative durature e continuate che non riguardino esclusivamente il momento dell’acquisto o fruizione di un servizio, ma che si articolino e permettano:
• aggiornamento costante
• partecipazione
• possibilità di scoprire nuove offerte o possibilità
• approfondimento
• educazione al prodotto

In questo modo le iniziative, per quanto differenziate, muovono tutte da un medesimo spazio che diventa quindi non solo la fonte dell’informazione ma il collettore dei contenuti e delle esperienze in grado di comunicare news, prodotti, iniziative, territori e quindi un approccio integrato al prodotto. Ne risulteranno una pluralità di situazioni comunicative convergenti ma differenziate per tipo di pubblico, per linguaggi usati, per evento da comunicare e che porteranno a quelle forme di comunicazione integrata e di valorizzazione integrata di prodotto e territorio delle quali si parlava in precedenza.

Tutta questa fase è di stampo non solo teorica. Si procede infatti non solamente alla descrizione delle azioni progettate che si ptrebbero realizzare, ma anche alla realizzazione delle stesse soluzioni comunciative, sia da un punto di vista tecnico, sia da un punto di vista strettamente comunicativo

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Comunicazione integrata: la newsletter

La creazione di una newsletter, operazione oggi assolutamente agevole e svincolata dal possesso di competenze informatiche avanzate, è una delle principali e più radicate attività di email marketing utilizzate sul web per ragioni non solamente promozionali o direttamente pubblicitarie. Prima di guardare alle ragioni che stanno dietro alla creazione di una newsletter che abbia come oggetto un prodotto (nel nostro caso l’olio extravergine d’oliva prodotto dall’azienda Sottomuro), un servizio o un pacchetto di servizi è opportuno quantomeno illustrare cosa sia una newsletter e in quali strategie commerciali, oltre che comunicative, possa rientrare. È importante inoltre specificare che la newsletter proposta non si presenta come evento isolato, ma rientra nella più ampia gamma di azioni progettate definite come “comunicazione integrata” e di conseguenza verrà ospitata all'interno di quel network sociale ideato e progettato, che ha come proprio obiettivo proprio quello di creare una comunità online in gradi di produrre sapere conoscenza e informazione, ma anche di condividere risultati, prospettive, iniziative e novità, gestito dall’azienda proponente ma che mira a coinvolgere tutta quella serie di soggetti, non necessariamente di tipo commerciale, che in qualche modo hanno a che fare da un lato con il prodotto, olio extravergine d’oliva, e dall’altro con la valorizzazione e promozione del territorio. È d’uopo infatti ricordare che obiettivo della presente ricerca non è solamente quello di valorizzare i prodotti aziendali, ma creare una serie di pacchetti integrati che promuovano l’olio promuovendo il territorio e le sue ricchezze, in particolare quelle di tipo ambientale, artistico e culturale.

In ragione di ciò l’utilizzo dei moderni mezzi di comunicazione risulta uno strumento adeguato per legare i due aspetti e dare comunicazione, utilizzando vari linguaggi, in grado di legare i due aspetti e di promuoverli congiuntamente, garantendo la diffusione dell’uno grazie all’effetto positivo della valorizzazione dell’altro, all’interno sempre di un ottica sistemica dalla quale aziende ed enti pubblici, soprattutto nelle piccole realtà non possono prescindere.
La newsletter è un’email, che assume la forma di un notiziario o bollettino inviato per posta elettronica a tutti gli utenti che hanno deciso di iscriversi al servizio, e che in ogni momento possono disdirlo. Si tratta di email composte solitamente in linguaggio html e che quindi permettono di avere una comunicazione visuale composita, anche se è bene prevedere sempre una visualizzazione “low res”, ossia più leggera a beneficio di tutti quegli utenti che non dispongono dia adeguate risorse sia dal punto di vista della rete che delle componenti informatiche e che quindi avrebbero difficoltà nel fruire il testo.
Una newsletter può essere definita come un messaggio di posta elettronica che viene inviato con cadenza periodica (es. giornalmente, settimanalmente, mensilmente) e di stampo gratuito a tutti coloro che ne hanno fatto espressamente richiesta. Si è detto che la newsletter è una forma tradizionale di comunicazione poiché questa è unidirezionale ed uguale per tutti. Ciò significa che l’azienda, o l’emittente, creerà un singolo testo da inviare contemporaneamente con un solo invio a tutti quanti. I destinatari leggeranno la newsletter ma non avranno modo di rispondere al mittente, né di sviluppare un discorso fra di loro, differenziando così questa forma comunicativa da quella della mailing list.
La mancanza di un dialogo interattivo tra gli iscritti (che e' il punto di forza delle mailing-list) viene compensato dal fatto che le informazioni ricevute tramite newsletter sono solitamente più' specifiche e selezionate, e la mole di messaggi e' molto minore (non tutti amano ricevere decine di messaggi al giorno).
In virtù di ciò la newsletter si dimostra particolarmente indicata per creare e inviare offerte di tipo commerciale, promozioni, aggiornamenti su prodotti e servizi. Se usate con cadenza fissa, senza eccedere nella quantità, senza eccedere i contenuti previsti e se arricchite del beneficio di informazioni esclusive o in anteprima, possono risultare di grande utilità per mantenere un contatto diretto e privilegiato con gli utenti che la ricevono.
La newsletter è uno strumento utile per trasformare potenziali clienti in clienti effettivi e per fidelizzare i clienti attuali; essa può infatti essere utilizzata per comunicare novità commerciali quali, ad esempio, promozioni, variazioni di listini, nuovi prodotti, partecipazioni a fiere oppure approfondimenti ed aggiornamenti su argomenti editoriali.
Nel nostro caso si tratta di una prima fase comunicativa del social network nella quale si provvede a fornire informazioni di base, facendo attività propulsiva e di stimolo al fine di avviare ed attivare lo spazio condiviso fra azienda proponente ed altri utenti.
In ottica prettamente commerciale risulta utile perché se l’azienda comunica con gli acquirenti, ma anche con il territorio, può fornire attraverso questo strumento una serie di informazioni privilegiate ed utili per:
acquisto
promozioni
iniziative
prenotazioni

La realizzazione di una newsletter rientra in strategie di marketing diretto, che usano la posta elettronica come mezzo per comunicare messaggi commerciali e non al pubblico. In senso lato qualunque e-mail inviata a un cliente o potenziale, può essere considerato e-mail marketing. Ma solitamente si usa questo termine per riferirsi a:
Invio di e-mail con l'intento di portare a livello più avanzato il rapporto tra un'azienda e i suoi vecchi o attuali clienti e per incoraggiare la fidelizzazione dei clienti..
Invio di e-mail con l'intendo di acquisire nuovi clienti o convincere i vecchi a comprare qualcosa subito.
Aggiungere elementi pubblicitari nelle e-mail inviate da altre aziende ai loro clienti.
Le aziende, sia negli Stati Uniti che nei Paesi europei che nelle economie emergenti, investono sempre più denaro nell'e-mail marketing.
L'E-mail marketing piace alle aziende perché:
È meno costoso del marketing diretto fatto con materiale cartaceo.
Il ritorno d'investimento (ROI) è solitamente molto alto, se il lavoro viene fatto bene.
È istantaneo, soprattutto se comparato con la posta cartacea: una e-mail arriva in secondi o minuti.
Permette al pubblicitario di "spingere" il messaggio al pubblico, al contrario di un sito web che "aspetta" che i visitatori lo raggiungano.
È facile da tracciare. Un pubblicitario può tracciare gli utenti con i web bugs, bounce messages, disiscrizioni, conferme di ricezione, click-throughs, etc. Questi possono essere usati per tracciare i tassi di apertura delle e-mail, i riscontri positivi o negativi, le vendite derivate dal marketing.
I pubblicitari possono acquisire grandi numeri di iscritti che desiderano ricevere e-mail su argomenti di loro interesse
Oltre la metà degli utenti della Rete inviano o leggono messaggi di posta elettronica in una loro giornata tipo.
Per aumentare l'efficacia della newsletter, è importante:
definire un piano editoriale e poi rispettarlo;
definire un layout standard del messaggio da usare ogni volta;
indicare sempre all'abbonato un modo semplice e chiaro per cancellare la sua iscrizione;
chiedere al momento dell'iscrizione gli argomenti di interesse in modo da poter poi inviare all'abbonato solo le informazioni che desidera (precision email marketing).
Le newsletter possono essere utilizzate anche come supporto ad attività' di commercio elettronico, per aggiornare i propri clienti in merito a nuovi servizi o prodotti offerti o, nel caso delle mailing list, per creare comunità' virtuali e luoghi di discussione tra persone e aziende con interessi comuni.


Nella mia ricerca, e nelle realizzazioni pratiche fornite, la newsletter costituisce un primo momento di contatto con gli utenti del sito; deve quindi essere promossa e pubblicizzata anche al fine di far confluire contatti sul sito stesso. Sarà così necessario partire da un database di contatti, che consiste in aziende ed operatori locali del settore, destinati ad aumentare attraverso azioni di marketing. I nuovi utenti che parteciperanno al social network, quanti si imbatteranno nella newsletter, saranno chiamati ad iscriversi e riceveranno così il bollettino. La newsletter stessa sarà comunque sempre leggibile, sotto forma di archivio, anche online sul sito della community.
Una volta che il sito sarà effettivamente partecipato la newsletter assumerà un ruolo meno rilevante, e più spiccatamente rivolto all’aggiornamento delle informazioni, alla sintesi delle stesse al fine di ordinare e sistematizzare sia le informazioni che correranno sul sito, sia le iniziative dell’azienda.

Vediamo ora il processo di creazione della newsletter. Sfruttando le possibilità offerte dalla rete internet si procederà alla creazione sfruttando un servizio web-based già esistente, che permette la gestione completamente online, e quindi da un qualsiasi computer collegato alla rete.
Scarica il tutorial per la creazione della newsletter, QUI

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domenica 8 giugno 2008

Cos'è il web 2.0

Riportiamo l'articolo che ha iniziato a definire cosa sia il web 2.0,

What Is Web 2.0
Design Patterns and Business Models for the Next Generation of Software

di Tim O'Reilly

Lo scoppio della bolla dot-com nell’autunno del 2001 ha segnato un punto di svolta per la rete. Molte persone sono giunte alla conclusione che la rete fosse assolutamente sopravvalutata, quando, invece, le bolle e le conseguenti crisi sembrano essere una caratteristica comune di tutte le rivoluzioni tecnologiche. Le crisi normalmente segnano il punto in cui una tecnologia in crescita è pronta a prendere il posto che le spetta, al centro del palcoscenico. I simulatori vengono eliminati, le storie di effettivo successo mostrano la loro forza e qui si inizia a comprendere cosa separa le une dalle altre.
Il concetto di "Web 2.0" ebbe inizio con una sessione di brainstorming durante una conferenza tra O'Reilly e MediaLive International. Dale Dougherty, pioniere del web e Vice-Presidente di O'Reilly, fece notare che, tutt’altro che “crollata”, la rete era più importante che mai, con nuove interessanti applicazioni e siti nascenti con una sorprendente regolarità. Inoltre, le società che erano sopravvissute al collasso, sembravano avere alcune caratteristiche in comune. Poteva essere che il collasso delle dot-com avesse segnato per la rete un punto di svolta tale che un richiamo all'azione definito come "Web 2.0" potesse avere senso? Concordammo con questa analisi e così nacque la Conferenza Web 2.0.
Nell'anno e mezzo trascorso da allora, il termine "Web 2.0" ha decisamente preso piede, con oltre 9,5 milioni di citazioni in Google. Ma c’è ancora un grande disaccordo circa il significato di Web 2.0, alcuni lo denigrano, considerandolo un termine di marketing, alla moda, ma insignificante, mentre altri lo accettano come il nuovo standard convenzionale.
Questo articolo ha lo scopo di tentare di fare chiarezza su cosa noi intendiamo con Web 2.0.
Nel nostro brainstorming iniziale, abbiamo formulato il significato che per noi ha il concetto di Web 2.0 attraverso degli esempi:






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Progettazione comunicazione integrata

Alla luce dell’indagine condotta sulle attività promozionali realizzate, prese in considerazione le caratteristiche del territorio si procederà ora ad una riconsiderazione del tutto alla luce delle caratteristiche, produzioni, prospettive dell’azienda Sottomuro in virtù delle quali si progetteranno promozioni, comunicazioni ed azioni.
Occorre subito dire che le azioni e iniziative proposte si muoveranno, ormai consuetamente, lungo due direzioni: online e offline.

Le iniziative proposte, inoltre, saranno da un lato pensate e progettate per la singola azienda oggetto della ricerca e quindi saranno quelle più facilmente individuabili con gli strumenti del marketing e del web marketing. Mentre soprattutto per le iniziative in presenza sarà necessario porsi in una prospettiva sistematica, ossia in una prospettiva all’interno della quale le azioni sono difficilmente realizzabili da un solo soggetto e necessitano altresì della partecipazione e collaborazione di diversi soggetti, e nello specifico di tutti quei soggetti che vivono il territorio e che possono avere indirizzi affini o che, quantomeno, vanno nella medesima direzione.
Prima di poter leggere, nella relazione del secondo semestre, il piano di comunicazione integrata sarà opportuno guardare alle diverse singole proposte, che rappresentano il portato innovativo della presente ricerca.
Le proposte derivano dallo studio, oltre che tradizionale e dall’attività di collaborazione con il tutor accademico, anche da una pratica continua della rete che ha portato ad indagare e scandagliare la rete internet al fine di comprendere vincoli, legami, possibilità di sviluppo nel mondo business che si potessero servire degli strumenti messi a disposizione dalla rete stessa. Si è deciso di prestare particolare attenzione agli strumenti propri del web 2.0 che permettono di sfruttare le connessioni sociali, la creazione di comunità d’interesse attive in rete fornendo contenuti e servizi da un lato generati dagli utenti stessi, e dall’altro continuamente condivisibili. Ciò significa che ad esempio in una comunità centrata sulle tecniche di produzione o promozione dell’olio extravergine d’oliva, quanto viene prodotto in modalità 2.0 non solo rimane disponibile per i partecipanti alla comunità che vi hanno lavorato, ma i risultati sono sempre pronti e disponibili ad usi anche esterni sia per i singoli sia per altri eventuali partecipanti che si aggreghino alla comunità.
Fuori di metafora se un’azienda produce in un social network un video promozionale destinato alle scuole italiane nel quale illustra come si produce l’olio, è perfettamente in stile 2.0 che questo stesso contenuto multimediale possa essere ripreso ed utilizzato da altri utenti.
Prima di procedere all'illustrazione delle singole proposte ed iniziative è utile soffermarsi sulle caratteristiche di questo fenomeno noto come web 2.0 e ancora poco sperimentate od implementate in Italia, soprattutto in campo aziendale.

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lunedì 2 giugno 2008

Comunicazione integrata #1

Ed è in questa dinamica integrata che interveniamo, con la fase successiva, che riguarda la progettazione di percorsi integrati.

Percorsi integrati si devono svolgere su due differenti aspetti:
1. aspetto comunicativo
2. aspetto pratico


per quanto riguarda il primo si passa dal primo sito statico al secondo dinamico, sopttoforma di blog. Spiegare perché: da una fase di sola ricerca, nella quale il sito non era importante, si passa ad una fase dinamica, nel senso che il blog deve diventare il centro dell’attività, permette modernità, aggiornamenti continui, indicizzazione ma soprattutto possibilità di integrare all’interno di un’unica piattaforma tutto quanto viene porodotto. E siccome il progetto prevede la realizzazione di strategie e prodotti comunicativi integrati, questa è la soluzione migliore, anche perché permette di tessere relazioni con altri soggetti nazionali che portano avanti percorsi analoghi, nonché di fare da nodo centrasle di un network e comunità tematica.

Dal punto di vista pratico iul percorso è analogo perché si basa, in questa fase, sullo studio di una serie di soluzioni integrate. Queste, estremizzando il discorso, possono prescindere dalla singola azienda e si presentano in maniera modulare, tanto che diventi opossibile scorporarne le varie parti e fasi ed utilizzare anche solo quelle che si reputano strettamente necessarie. Principio della modularità. Qui convergono: attività di studio, ricerche sul campo, multimedia, proposte, soluzioni.

La scelta di lavorare su questi due aspetti è basata su una modalità di operative doing, per cui le proposte formulate diventano già esperienza realizzata.

Infine dopo proposte e studio, si deve promuovere la promozione del prodotto: progettazione di piccola campagna web e locale.

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Comunicazione territoriale #4 Coldiretti & Macina

L’analisi condotta sulle attività comunicative realizzate sul territorio di Modugno e sui prodotti locali che da questo stesso territorio emergono, guarda alle attività intraprese a livello istituzionale. Ma questa accezione va intesa in senso ampio, ossia senza limitarsi ai soli enti di governo locale, quale comune, provincia, pro loco.

Si è infatti deciso di analizzare anche ciò che altri enti hanno realizzato in fatto di comunicazione e promozione del territorio.

L’ottica, tuttavia, rimane invariata e porta ad indagare come un soggetto abbia comunicato il territorio sfruttando i punti di forza, sia dal punto di vista produttivo/commerciale, sia dal punto di vista delle risorse ambientali (del resto già evidenziate e delle quali il territorio di Modugno è particolarmente ricca) sia infine dal punto di vista delle risorse storico-artistiche.

Mi sono quindi imbattuto in alcune iniziative sicuramente degne di nota condotte dalla Coldiretti di Bari e nella meritoria attività didattica, divulgativa e promozionale svolta dal professor Macina e dalla sua Associazione Culturale.
Ma andiamo con ordine.

Campagna Amica è il progetto Coldiretti per un’agricoltura impegnata a sviluppare un dialogo aperto e intenso con il cittadino consumatore.
Il progetto si propone di:
favorire lo sviluppo locale, valorizzando le risorse territoriali disponibili per tutelare l’ambiente, curare il paesaggio e migliorare la qualità della vita in campagna.
Aprire le aziende ai consumatori e avvicinare la città alla campagna, anche attraverso iniziative che coinvolgano le scuole, gli istituti di formazione, il mondo della cultura;
Tutelare la qualità dei prodotti, favorendo tutte le iniziative che garantiscono il consumatore e facilitano la sua libertà di scelta alimentare (trasparenza delle etichettature, garanzie sull’origine dei cibi, vigilanza sulla pubblicità dei prodotti agroalimentari);
Promuovere i prodotti tipici e l’alimentazione made in Italy, come risorsa economica, ma anche come fondamentale espressione di identità.
Campagna Amica è anche una nuova iniziativa della Coldiretti nel campo della comunicazione che utilizza tutti gli strumenti della multimedialità, dall’editoria al video, per promuovere una conoscenza diffusa e più approfondita del mondo agricolo: dei suoi prodotti, dei suoi sapori, dei suoi colori.
In particolare, nel caso della realtà di Bari e di Modugno, campagna amica è stato un progetto rivolto alle scuole del comune. L’obiettivo era una socializzazione diretta degli studenti alla campagna e alle sue risorse e bellezze, ai suoi prodotti, attraverso un’adeguata attività di informazione e sensibilizzazione rivolta agli studenti che così avranno modo di:
conoscere le ricchezze della campagna,
vistare la campagna circostante Modugno,
conoscere e partecipare alle varie fase di produzione della filiera produttiva,
realizzare percorsi scolastici e didattici sulla campagna, integrando la conoscenza del territorio con le tradizionali materie scolastiche.

Questa iniziativa ha una portata non promozionale ma di educazione al territorio, e rientra quindi in quelle attività precedentemente menzionate e che sono rivolte alla cittadinanza stessa.

Il professor Macina, da sempre invece animatore della vita culturale di modugno, conduce da anni attività divulgative sulle ricchezze del territorio ed in particolare del complesso di Balsignano. Se da un lato "Campagna Amica" tratta il territorio e l'ambiente circostante, dall'altro le attività di Macina e della rivista "Nuovi Orizzonti" è incentrata sulle risorse artistico-culturali presenti.
E' peculiarità del suddetto professore proporre visite guidate, convegni, giornate di studio, tesi di laurea, articoli e libri su Balsignano, realizzando quindi quella forma di comunciazione, contrariamente alla precedente, più direttamente rivolta all'esterno.
In questa maniera si cerca da un lato di promuovere ilt erritorio, dall'altro di sensibilizzare le istituzioni locali ad investire di più, e in maniera piùorganica, sulle ricchezze del territorio.
Queste iniziative, maggiormente rivolte all'esterno della comunità, riguardano solo marginalmente la campagna.
Mi sono così trovato di fronte a due tipologie diverse di iniziative che raramente si sono confrontate e il risultato è stato una trattazione e valorizzazione assolutramente residuale dei prodotti che ilt erritorio produce.
Esperienza invece integrata è la realizzazione di una manifestazione storico-evocativa realizzata alla vigilia di san giovanni 2007, nella quale oltre alla rievocazione storica, alla riscoperta delle ricchezze culturali del complesso di Balsignao, si è potuto assistere ad una degustazione di prodotti tipici, unendo i due aspetti precedentemnte evidenziati. Questa iniziativa, seguita con una ricerca di stampo partecipato, ha permesso di cogliere forme di promozione, seppur locali, in grado di unire i vari punti di forza del territorio inteso come sistema.

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