venerdì 14 novembre 2008

Presentazione del Percorso



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Arricchimento percorso

La conclusione del percorso di valorizzazione del territorio e di degustazione dell’olio extravergine d’oliva prodotto dall’azienda Sottomuro necessita di una degna conclusione.
In virtù di ciò, come accennato in precedenza, si ritiene necessarrio proporre delle soluzioni comunicative accessorie che eprmettano di arricchire ulteriormente la progettazione realizzata.

Sarà possibile quindi, oltre al menù di degustazione dell’olio rpesentato e oltre alle tavole rotonde fra addetti ai lavori, presnetre anche:

• Il concorso per giovani pittori: I Paesaggi dell’Extravergine.
• Il percorso enogastronomico di stampo religioso “La sacralità in Modugno”
• Il percorso cicloturistico medievale


Il primo progetto mira al coinvolgiemnto delle scuole e alla valorizzazione dei lignuaggid ella comunciazione visuale aventi come oggetto il territorio.
Il secondo mira a differenziare l’offerta verso un target religioso, modificando il percorso di base.
Il terzo mira a differenziare ulteriormente l’offerta mettendo a disposizione del visitatore le infrastrutture viarie e ciclabili rpesneti sul territorio, valorizzando quindi ulteriormente la campagna circostnte Modugno.

Tutti i progetti rientrano nella strategia di una comunciazione integrata che si svolge su un piano locale e su un piano globale attraverso la divulgazione a mezzo web e l’allestimento dui una serie dis trumentio informativi che permettono aggiornamento in tempo reale, possibilità di condividere informazioni e materiali multimediali, possibilità di fidelizzare il partecipante a future iniziative, sul territorio e sull’olio extravergine d’oliva.

Tutte le tre soluzioni sono intese con l’indispensabile partecipazione degli enti locali.

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venerdì 7 novembre 2008

Conclusione percorso "I sapori della terra"

A conclusione del percorso di riscoperta enogastronomica e culturale del territorio di Modugno pubblicato in precedenza, si intende proporre altre due forme di promozione del prodotto, che rientrano sempre nello studio di una strategia integrata per la comunicazione del prodotto.


Da un lato si propone la realizzazione di una serata di degustazione dell'olio extravergine d'oliva dell'azienda Sottomuro, previa realizzazione di accordi con ristoranti di Modugno.
L'ipotesi proposta è quella della realizzazione di un menù che propone un mix di piatti e prodotti tipici da condire con olio crudo.
Esempio di menù: Scarica
Dall'altro, e come accennato nel progetto, si possono promuovere per tempo sfruttando gli sturmenti comunicativi e il social network attivato una serie di incontri fra gli attori del settore. La finalità è quell di promuovere convergenze e sinergie che possano produrre benefici per il territorio e per tutto il settore.

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Dati settore olio

La partecipazione a numerosi radunie fiere del settore mi ha permesso di acquisire dati importanti in merito alle caratteristiche del settore dell'olio extravergine d'oliva. Qui di seguito sono scaricabili delgi appunti ricavati dal Report Economico Finanziario stilato da ISMEA con riferimento all'anno 2006.
Scarica

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Mappa interattiva del percorso "I sapori della Terra!


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Percorso enogastronomico "I sapori della Terra"

Siamo giunti alla fase conclsusiva del progetto di ricerca.
E' giunto quindi il momento di presentare uno degli aspetti chiave del lavoro, ossia la realizzazione di un progetto di percorso enogastornomico di degustazione dell'olio extravergine di oliva che permetta:
di scoprire i sapori genuini del territorio;
di scoprire le bellezze di Modugno.

Il percorso "I sapori della terra" è illustrato dettagliatamente nel seguente pdf scaricabile.
Scarica
Come azioni collaterali per migliorare questa iniziativa è certamente possibile: coinvolgere le scuole con un concorso da premiare in sede di percorso.
Il concorsopotrebbe essere tanto locale, quanto soprattutto globale e rientrare nel progetto Food-4u
Parallelamente è possibile attivare un concorso fotografico con oggetto lo stesso eprcorso "I sapori della terra". Queste iniziative hanno l'obittivo di rafforzare il legame fra prodotti/territorio e cittadinanza.

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giovedì 6 novembre 2008


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venerdì 31 ottobre 2008

Marketing 2.0

Come da cronoprogramma, la terza fase del progetto di ricerca prevede l’implementazione delle soluzioni individuate con gli strumenti comunicativi messi disposizione da quel nuovo fenomeno che è il web 2.0. Questa scelta va spiegata nel rispondere ad alcune esigenze e necessità che l’azienda produttrice dell’olio extravergine d’oliva ha:
• aumentare la visibilità
• promuovere il proprio prodotto
• raggiungere fasce di pubblico, e quindi potenziali clienti, nuove e geograficamente lontane
• competere sul mercato globale.

Con i new media si può rispondere a queste istanze perché:
danno visibilità globale;
• permettono di promuovere il prodotto senza grandi investimenti;
• permettono una comunicazione giovane ed interattiva;
• permettono di praticare strategie comunicative convergenti, nelle quali confluiscano prodotti e ricchezze del territorio.


Tutto ciò permette di raggiungere l’obiettivo stesso del presente progetto, ossia quello di individuare, implementare e promuovere percorsi di informazione e promozione del prodotto che vadano di pari passo con la valorizzazione del territorio stesso, nella convinzione che la prosperità dell’ultimo sia propedeutico alla crescita del volume di vendite del primo.

In particolare si reputa l’approccio basato sulla comunicazione e sul marketing con i new media una strategia fondamentale per le piccole e medie aziende che, proprio attraverso la comunicazione, possono farsi strada in mercati iper competitivi ma nei quali la qualità viene spesso premiata. Questo da un punto di vista globale. Guardando invece allo specifico locale l’utilizzo dei new media e degli strumenti del web 2.0 da alla comunità locale una serie di strumenti aggiuntivi per raccordare sforzi e iniziative, proposte e promozione dei prodotti e del territorio dal quale scaturiscono.

Nel 2008 non ha più senso parlare di marketing ma è opportuno parlare di management della comunicazione d’impresa 2.0, anche con riferimento alle realtà di piccole dimensioni. I nuovi professionisti devono saper comprendere l’evoluzione del mercato con pochi click, diventare dei trend setter per le proprie aziende e raggiungere i clienti in ogni momento quotidiano. Per far ciò serve una competenza teorica e pratica legata alle nuove dinamiche del mercato, a internet e ai nuovi media. Una ricerca del 2008 di Forrester individua nel 2008 un anno cruciale per l’ingresso del Web 2.0 nel mondo delle aziende. Secondo la ricerca, il Web 2.0 non sarà più visto come qualcosa da sperimentare per curiosità, ma come un alleato per risolvere importanti problemi a lungo termine legati alla gestione della conoscenza e all’innovazione. La visione di Oracle d’altra parte è molto precisa per quanto riguarda l’ingresso del Web 2.0 nelle aziende. Da un lato la necessità di rimodernare i processi produttivi e migliorare l’efficienza interna, nonché di conversare con i mercati in maniera più proficua rispetto quanto fatto fino a oggi, rende l’adozione delle logiche del Web 2.0 una tappa obbligata per tutte le organizzazioni.
Dall’altro, però, occorre prestare molta attenzione a come gli strumenti tipici del Web 2.0 che nel mondo della comunicazione privata stanno cambiando le abitudini di milioni di persone vengono “importate”all’interno dei processi di business aziendali

Le caratteristiche più importanti del Web 2.0 sono:
- I siti Web 2.0 sono piattaforme che consentono una forte interazione tra utenti
- Gli utenti usufruiscono di servizi innovativi mediante potenti interfacce grafiche
- Gli utenti forniscono il valore aggiunto con la produzione di contenuti e la condivisione della conoscenza
- I servizi offerti vengono aggiornati di continuo (“perpetual beta”)

Sfruttando i servizi del web 2.0, e quindi la sua stessa configurazione di base, si può parlare di marketing 2.0 e marketing non convenzionale:
-Virale
-Virtuale
-Guerrilla
-Ambient
-Tribale


Nella realtà business esistono numerose esperienze di posizionamento, dei prodotti e delle imprese stesse, sui mercati con gli strumenti del web 2.0. I casi più rilevanti e che attirano maggiormente l’attenzione sono quelli che prevedono l’uso da parte delle imprese della tecnologia Wiki e di quella dei corporate blog.


Si parla di Enterprise Wiki soprattutto negli USA dove queste piattaforme sono molto diffuse e utilizzate sia per progetti interni localizzati in una o più sedi, che per quelli con terze parti come fornitori o clienti. Gartner prevede che il 50% delle grandi aziende adotteranno sistemi di wiki entro il 2009.
A cosa serve un wiki aziendale?
> Preparare un piano di marketing
> Organizzare e gestire gli eventi

D’altra parte i Corporate Blog servono per:
> “Progettare una strategia di comunicazione aziendale operativa e basata sulle nuove tecnologie”
- Blog aziendale o corporate blog
- Sito versus blog: scambio bidirezionale
- Nuovo modello di marketing: strumenti nati per il mondo consumer approdano al business
- Corporate blog: momento di incontro (e di riflessione) tra i producer delle informazioni e i consumer

Un Corporate Blog si caratterizza per:
- Infrastruttura tecnologica: “open”, scalabile ed efficiente
- Comunicazione: utenti al centro della piattaforma
- Post: autori-dipendenti
- CGC: agli user generated content si risponde con dei company generated content
- RSS versus newsletter
- Aggiornamenti e creatività!

Nelle aziende il Web 2.0 non si limita ai servizi collaborativi più noti, blog e s.network.
Il Web 2.0 qui deve essere pensato come l'insieme di piattaforme e servizi basati su protocollo IP, dinamici e utili allo sviluppo di applicazioni e relazioni, sia interne sia esterne.
E’ un acceleratore di conoscenza, e così può portare vantaggi alle aziende su tutti
i fronti

In passato l’azienda comunicava con il cliente/consumatore secondo la forma del Monologo:
Unidirezionale;
Comunicazione di massa;
Statico;
No interazione fra clienti;
Difficile identificare I clienti;
Difficile gestire I clienti;

Ora invece con i new media ciò avviene con una comunicazione di tipo dialogico:
One-to-one marketing;
Real-time;
Dinamico;
Collaborativo;
Rich customer interaction;
Rich customer data.

L’azienda che vuole quindi usare questi strumenti deve:
Abbassa il volume;
Ascolta le persone;
Aprire le porte dell’azienda.

È utile guardare a cosa succede in ambito globale.
Oltre il 40% delle P&M aziende utilizzano il Web 2.0 in America (06-07). Il 14% utilizza il modello SAAS (software as a service: invece di programmi residenti). Ciò permette di abbattere i costi di promozione e di vendita dei propri prodotti/servizi aumentando l'impatto di informazioni
sulla clientela. Oggi circa 400 mila aziende americane P&M utilizzano il webcasting o i blog. 260 mila utilizzano sistemi di podcast. Circa 400 mila utilizzano Skype. Largamente più utilizzati i sistemi di messaggistica istantanea.
Emerge quindi come il cliente diventi il punto centrale di tutto il discorso sulla comunicazione aziendale.
La customer collaboration dovrebbe portare, secondo il professor Verona, a una collaborative innovation, perché l’innovazione da momento isolato diventa processo "articolabile in microattività
svolte efficacemente anche da attori specializzati indipendenti".
• Con tool 2.0 gli utenti partecipano a diverse fasi dello sviluppo
• L’azienda può beneficiare in tempo reale dell’apporto dei clienti, con positive ricadute sul gradimento e sulle vendite.

7 regole per le aziende che usano il Web 2.0
1. Le aziende dovrebbero costruire una struttura con Service oriented architecture in grado di integrarsi nel Web 2.0.
2. Le aziende dovrebbero considerare prioritario il controllo degli accessi ed essere sicure che la struttura di Web 2.0 possa essere integrata con la propria soluzione per la gestione degli accessi.
3. Le società non dovrebbero avere il timore di continuare ad utilizzare i propri sistemi di comunicazione come le email o i calendari, ma dovrebbero entrare nell'ottica che una combinazione dei vecchi sistemi e Web 2.0 possa portare soltanto benefici.
4. Dare fiducia agli utenti, ma monitorare l'utilizzo delle applicazioni.
5. Invita le aziende a trovare un modo per evitare che i propri dipendenti utilizzino i sistemi di comunicazione per scopi che non hanno nulla a che fare con il lavoro.
6. Molte aziende pensano che avere un sito internet non sia importante. Invece, potrebbe essere un'interfaccia utile dove inserire wiki o blog, come fanno già diverse grandi aziende.
7. Le società dovrebbero cercare di utilizzare ciò che gli utenti comunicano in Rete per definire le loro strategie di marketing.


In conclusione si può sostenere che la conoscenza, l’esperienza nell’uso e l’utilizzo stesso degli strumenti del web 2.0 da parte nelle aziende è indispensabile per aggiornarsi, per offrire prodotti accattivanti e per raggiungere target nuovi e differenti. Le nuove tecnologie permettono di passare dal Jurassic Marketing al marketing 2.0



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venerdì 24 ottobre 2008



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