lunedì 16 giugno 2008

Partecipazione circuiti nazionali

Proseguendo nelle attività di progettazione, ed avvicinandosi ad una sempre più stretta integrazione fra promozione del prodotto e promozione del territorio, si rende necessario in base allo studio condotto ideare una serie di iniziative che abbiano l’obiettivo di inserire l’azienda Sottomuro e, più in generale, la produzione di olio extravergine d’oliva, all’interno dei circuiti nazionali di promozione e valorizzazione del prodotto.

Questo obiettivo dovrebbe riguardare infatti non tanto, o non solo, singole aziende bensì l’intero territorio e quindi anche le Pubbliche amministrazioni. Si ragiona, infatti, in termini sistemici e si dovrebbe aspirare ad entrare in circuiti ampi che diano da un lato visibilità, dall’altro promozione, e ancora contatti e possibilità di scoprire, confrontare ed ibridare esperienze ed approcci alle strategie comunicative/promozionali.

Le strade individuate per perseguire questo obiettivo vengono individuate in due potenziali percorsi:

  • partecipazione a fiere
  • inserimento in consorzi di promozione


1.Riguardo alla prima soluzione obiettivo della partecipazione a fiere, come Euro&Med 2008, è la creazione di una rete di contatti con produttori affini, ma anche la promozione dei propri prodotti soprattutto attraverso la degustazione, soprattutto quando l’azienda produca non solo olio extravergine d’oliva ma anche prodotti derivati (come ad esempio prodotti sottolio, prodotti correlati e così via).

2.Per quanto riguarda la seconda situazione si guarda prevalentemente a progetti che coinvolgano aziende, enti pubblici, consorzi, cooperative che si uniscono in consorzi finalizzati alla promozione del territorio e dei suoi prodotti naturali, creando percorsi a 360° in grado di avvicinare sia un pubblico generalista, sia segmenti specialistici (ad esempio ristoratori), sia il mondo giovanile attraverso la scuola, sia ancora la realtà turistica, esistente o da creare.


La ridotta dimensione dell’azienda che sto studiando non pregiudica affatto la possibilità di promuovere ed esporre il proprio prodotto. E ciò è vero per una serie di ragioni:
l’azienda vuole espandersi, accrescere la produzione e quindi si fa pubblicità
l’azienda intende diversificare i prodotti e scegli un palcoscenico per illustrare le nuove produzioni
l’azienda necessità di uno scenario ampio e quindi quantomeno nazionale per illustrare innovativi progetti di comunicazione e di networking

In quest’ottica l’azienda ha possibilità di lavorare sia sulla produzione, e quindi sull’aspetto più strettamente materiale e quindi commerciale, sia sull’immagine aggiornandola, innovandola, proponendola su palcoscenici diversi.

Proviamo quindi a pensare a come l’azienda Sottomuro si potrebbe presentare in sede di una fiera nazionale come Euro&Med 2008 che si tiene a Maggio a Foggia e che ho visitato per acquisire materiale e studiare di persona le strategie adottate da altre aziende.

1.l’azienda progetta una scelta ampia per la presenza in fiera, diversificata per il contatto con il pubblico, con i produttori, con i media
2.sottopone al pubblico i propri prodotti: l’olio extravergine d’oliva, ma anche i prodotti sottolio, la frutta prodotta
3.propone al pubblico “abbinamenti creativi” fra prodotti (già illustrati e raggiunti in precedenti punti del progetto attraverso concorsi)
4.illustra al pubblico le diverse modalità di fruizione del prodotto (attraversi una guida alla degustazione) ma anche corsi di degustazione, sito internet dell’azienda con le caratteristiche dell’aggiornamento costante e quindi la possibilità per gli utenti di essere sempre informati sull’olio e sugli altri prodotti.
5.contatto con altre aziende del settore, sia regionali che nazionali
6.proposte/valutazione di partecipazione a consorzi ed iniziative altrui
7.proposta di partecipazione al social network realizzato
8.promozione di eventi congiunti

In questo modo, attraverso la presenza articolata in fiera, Sottomuro lavora da un lato per l’incremento delle vendite, dall’altro per assurgere a quel ruolo di innovatore finora prospettato, sulle tematiche della promozione del prodotto, del territorio e della Regione Puglia.
L’impegno richiesto, limitato in termini di dispendio di energie e risorse, offre però la possibilità di un alto ritorno d’immagine e di vendite, aggiungendo un aspetto tutt'altro che secondario.
Ragionando in termini di comunicazione integrata infatti, la forte portata innovativa della quale l’azienda si fa portatrice permette alla stessa di acquisire una posizione rilevante e trainante, non solo rispetto alle altre aziende del settore, ma anche nei confronti degli enti Pubblici e delle realtà commerciali locali.

Un’azienda innovatrice, produttrice di prodotti di alta qualità, si trova quindi ad interagire in via preferenziale con i primi, auspicando ad un ruolo di traino riconosciuto, ma anche con realtà commerciali come ad esempio i ristoratori pugliesi, con i quali diventa così possibile proporre percorsi di degustazione, forniture, sponsorizzazioni. La prima opzione guarda ad una stretta integrazione fra ristoranti e prodotti locali che, se adeguatamente pubblicizzata, può portare ad una forte valorizzazione sia del ristorante proponente sia dell’azienda. Si pensi ad esempio alla fornitura di olii diversi da abbinare a piatti diversi, con la possibilità di degustare ed acquistare quanto assaggiato direttamente nel ristorante.
La seconda opzione, più prettamente commerciale, permette di guardare alla stipula di nuovi contratti commerciali di fornitura del prodotto principale (e in seguito ad una sperimentazione con le nuove produzioni), in grado da garantire abbinamenti fissi.
La terza opzione infine è inerente la possibilità per l’azienda di promuovere percorsi, manifestazioni, concorsi serate gastronomiche a tema da realizzare congiuntamente con il ristorante e dalle quali nasca una diversificazione dell'impegno del ristorante stesso, ora impegnato nella realkizzazione anche di eventi che permettano, congiuntamente all’obiettivo aziendale, di ampliare il proprio pubblico, stimolare nuove fasce, andare incontro alle esigenze di qualità, aumentare i guadagni.

Quelle appena indicate sono solamente alcune delle possibili iniziative da realizzare, tutte basate op che comunque prendono il via da una nuova concezione della comunicazione aziendale, e che guardano ad un modo nuovo per l’impresa anche di piccole dimensioni di stare sui mercati: del prodotto, delle relazioni commerciali e sociali con il territorio, della comunicazione.







Per quanto riguarda la seconda tipologia di iniziative si guarda invece, come evento paradigmatico, a forme consortili che mettono insieme aziende e PA al fine di promuovere i territori produttori di olio extravergine d’oliva e tutti i soggetti attivi all’interno della filiera produttiva.
Di particolare rilevanza appaiono quelle iniziative che coinvolgono gli enti locali, in virtù dell’attività di traino e di guida che possono avere, coinvolgendo non singoli soggetti ma ampie fasce di soggetti attivi nel territorio.


Si ripresenta quindi il ruolo auspicato, per una moderna azienda pugliese, di traino, in grado non solo di organizzarsi autonomamente ma anche di muovere le istituzioni, facendo valere peso politico e commerciale al fine di creare ulteriori connessioni di stampo anche culturale.
Deve essere letta in quest’ottica anche la spinta alla partecipazione, per il comune di Modugno, all’iniziativa “Città dell’Olio”.
L’associazione nazionale “Città dell’olio” riunisce Comunità Montane, Camere di Commercio, Provincie e Comuni a chiara vocazione olivicola, per promuovere l’olio extravergine di oliva ed i territori di produzione, riconoscendone il fondamentale ruolo della tradizione agricola, alimentare e culturale. Il compito dell’Associazione è chiaro: divulgare la cultura dell’olivo e dell’olio di oliva di qualità, tutelare e promuovere l’ambiente ed il paesaggio olivicolo, diffondere la storia dell’olivicoltura, garantire il consumatore attraverso la valorizzazione delle denominazioni di origine, l’organizzare eventi, l’attuazione di strategie di comunicazione e di marketing.


Sorvolando al momento sulle attività amministrative che l’ente Pubblico è chiamata a svolgere, l’azienda potrebbe farsi promotrice dell’iniziativa, raccogliendo attorno a se e anche grazie all’ampio numero di partecipanti all’oleificio cooperativo di Modugno, un ampio numero di produttori interessati e con spiccata vocazione al marketing e alla promozione.
Ciò che è importante sottolineare di questa iniziativa auspicata è che il valore aggiunto legato ad una partecipazione non sarebbe solamente per i produttori, ma per tutto il territorio, ora inserito in programmi nazionali di valorizzazione.
Esempio lampante di quanto sostenuto è offerto dalla Toscana ed in particolare dalla provincia di Siena. In questa zona infatti anche le più piccole aziende produttrici partecipano a manifestazioni nazionali (come la settimana dell’olio che si tiene nel capoluogo di provincia presso l’enoteca italiana), promuovono il proprio prodotto creando eventi ad hoc, unendo la produzione di qualità ad una spiccata vocazione commerciale e turistica che permette di offrire ai pubblici pacchetti di prodotti di tipo non solo consumabile o transitorio, ma anche emotivo lavorando cioè sull’abbinamento fra emozioni, esperienze uniche e durature e prodotti consumabili.
Affascinare il cliente con prodotti che egli leghi nella memoria e nelle pratiche a luoghi magnifici, ad esperienze uniche fatte, permette di indurre e rafforzare il bisogno di quel prodotto.

È in quest’ottica che il comune di Modugno si può proporre come capofila di una serie di aziende, piccole ma attive, in grado di sostenere e partecipare attivamente all’iniziativa. Questa prospettiva inoltre consente di individuare il punto finale della presente fase della ricerca, costruendo un piano di comunicazione rivolto alla realizzazione e promozione di percorsi che siano insieme di degustazione e di scoperta del territorio, e in virtù del quale la presenza di un ente consorziato garantirebbe sicuramente supporto, risorse e visibilità maggiori, proprio a conferma della necessità di integrazione sistemica fra i soggetti del territorio.




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